01/01/2013 - 01:00

Vertice UE-USA sul clima

Nel corso del Vertice UE-USA, tenutosi oggi alla Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha rinnovato il proprio impegno per far si che il vertice di Copenaghen sia risolutivo; impegno a cui si e' unita senza riserve anche l'Unione Europea.
Il presidente della Commissione Europea, Jose-Manuel Barroso, insieme al premier svedese Fredrik Reinfeldt, presidente di turno del Consiglio Europeo, e Javier Solana, responsabile per la politica estera, era a capo della delegazione europea che per la prima volta dal suo insediamento ha incontrato oggi il presidente Usa Barack Obama.
Barroso, pur riconoscendo come Obama "ha cambiato il clima sul clima", si dice dubbioso sulla possibilita' di raggiungere di un accordo definitivo a Copenaghen, paventando la soluzione di un accordo-quadro sugli obiettivi da raggiungere in futuro.
Il presidente della Commissione ha quindi ribadito che i paesi in via di sviluppo, chiedendo a quelli ricchi di finanziare gli sforzi per la riduzione dell'effetto serra, devono stilare obiettivi precisi.
A Washington oggi c;era anche il cancelliere tedesco Angela Merkel che, dopo un incontro con Obama, ha pronunciato un discorso solenne al Congresso degli Stati Uniti, dove si e' detta convinta che da un accordo vincolante Ue-Usa sul clima "potremmo anche persuadere la Cina e l'India di aggiungersi al movimento".
Purtroppo pero', un accordo, in particolare tra mondo sviluppato e in via di sviluppo, appare ancora molto lontano.
L'idea dei pvs, lanciata dalla negoziatrice boliviana Angelica Navarro all'inizio dell'estate, e' molto semplice, ma piace poco ai ricchi e molto poco agli Stati Uniti: si chiede al mondo sviluppato di ridurre le proprie emissioni, pagare i costi di adattamento ai cambiamenti climatici oltre a risarcire i paesi in via di sviluppo, vittime e non responsabili dell'effetto serra, finanziando le future alternative 'verdi'.
I costi vengono quantificati in 400 miliardi di dollari l'anno, una cifra a dir poco insostenibile.
L'Europa e' disposta a negoziare per una somma di 100 miliardi, come e' emerso dal Vertice Ue della scorsa settimana.
In America invece la legge sul clima e' in stallo al Congresso, e si attribuisce ad Obama persino l'intenzione di rinunciare al Vertice di Copenaghen visti i pochi risultati prospettati.
Lisa Zillio
autore