01/01/2013 - 01:00

Cartiera adotta tecnologia innovativa per il risparmio energetico

Cartiera Pasquini, storica cartiera di Bagni di Lucca, una delle più antiche in Europa che vede il suo anno di fondazione addirittura nel 1465 e appartenente alla famiglia Pasquini dal 1940, è protagonista di una storia di innovazione "verde" che coniuga tradizione centenaria e tecnologia d'avanguardia.
Grazie all'intuizione dell'amm.re unico e proprietario, rag. Stefano Pasquini, e per far fronte agli ingenti costi energetici tipici del comparto, è la prima cartiera al mondo ad aver installato un impianto di cogenerazione a turbina "oil free" ad alto rendimento, tecnologia frutto di un brevetto della società americana Capstone, che grazie all'aggiunta di un sofisticato sistema aeraulico, oltre a produrre in un ciclo combinato energia elettrica e calore, sfrutta l'aria calda di scarico delle turbine che viene reimmessa nel sistema di essiccamento, azzerando così il consumo di combustibile per il riscaldamento dell'aria di processo.
Grazie a questa innovazione, il nuovo impianto ha consentito alla cartiera di risolvere molteplici problemi contemporaneamente: non solo far fronte ai costi e guadagnare l'indipendenza energetica, ma anche eliminare i problemi di inquinamento che il vecchio impianto, con caldaia a vapore alimentata a BTZ, comportava, migliorando al tempo stesso la qualità e la produttività della carta grazie alla temperatura dei fumi che escono dalla turbine e che, non avendo alcun residuo, ne assicurano un perfetto sfruttamento ecologico.
Il nuovo impianto è costituito infatti da tre microturbine Capstone da 65 kW "oil free" alimentate a metano che non necessitano di olio lubrificante o liquidi refrigeranti per operare e modulano in funzione della potenza richiesta per asciugare la carta. La perfetta gestione del processo di essiccamento è realizzata mediante un sistema a PLC che interagisce sia con il sistema di controllo delle turbine che con il controllo qualità in linea della cartiera.

Queste caratteristiche uniche riducono drasticamente gli interventi manutentivi e consentono emissioni in atmosfera estremamente ridotte: nessun residuo di H2S, NOx inferiori a 5 ppm e minime quantità di CO2. Valori tali da rispettare anche le più stringenti prescrizioni in materia ambientale, in particolar modo per Cartiera Pasquini che si trova in un centro abitato con case situate a pochi metri di distanza dall'impianto.
La nuova centrale consentirà un risparmio di energia primaria del 30% rispetto alle stesse quantità di energia elettrica e termica ottenute attraverso sistemi tradizionali, oltre a poter beneficiare anche dei recenti incentivi (certificati bianchi) concessi alla cogenerazione ad alta efficienza. La realizzazione del progetto, prima applicazione di processo del genere, è stata possibile grazie al supporto tecnico di due aziende, IBT Group, partner esclusivo di Capstone per l'Italia, e Fomat, rispettivamente leader nella tecnologia cogenerativa con microturbina e gas e nella produzione di impianti e componenti per l'industria della carta.

Ilario Vigani, Presidente di IBT Group ha dichiarato: "il progetto ha rappresentato per noi una sfida, soprattutto in relazione alla realizzazione di impianto del genere in meno di un mese nello spazio limitato disponibile in una struttura situata in un centro storico. Siamo felici del risultato che è stato raggiunto grazie alla esperienza decennale nell'industria della carta di Fomat ed alla caparbietà di Pasquini nel voler innovare con la migliore tecnologia presente sul mercato".
Rag. Stefano Pasquini, titolare della cartiera ed amm.re unico: "abbiamo valutato moltissime tecnologie e fornitori prima di incontrare i partner giusti che potessero assicurarci un ritorno sicuro su un investimento per noi importante e delicato. Siamo molto soddisfatti di ciò che è stato realizzato soprattutto perché è in linea con i valori che la mia famiglia si tramanda da generazioni: una tecnologia semplice, redditizia ed ecologica. Inoltre, l'investimento è privo di rischio tecnico, in quanto se le turbine dovessero fermarsi, entrerebbe in funzione il vecchio impianto. Se tutto confermerà il nostro business plan, considereremo a breve un ulteriore ampliamento dell'impianto".
Marilisa Romagno
autore