01/01/2013 - 01:00

WWF: Online 'One Planet Food', Non Mangiamoci il Pianeta, aggiungi un link a tavola!

Da oggi sul web 'One Planet Food', la nuova piattaforma WWF dedicata all'alimentazione, per aiutare cittadini, imprese, istituzioni e tutti gli 'affamati' di news su consumo consapevole a migliorare il rapporto del cibo con il pianeta. Con numeri, consigli pratici, menù green e spesa 'anticrisi'. Su http://alimentazione.wwf.it esplora il legame tra cibo e Pianeta per scoprire un'agricoltura sostenibile, i 'veleni nel piatto', storie e iniziative di chi ha scelto uno stile green a tavola e sul mercato. Alcune cifre: 10mila specie 'mangiate' finora dall'uomo, 130mila kmq di foreste persi ogni anno, 100mila composti chimici immessi in natura dall'uomo... ma il cibo può essere un alleato del pianeta!
"Non 'mangiamoci' il Pianeta, aggiungi un link a tavola". Con questo slogan oggi, in vista della Giornata Mondiale della Terra del 22 aprile e nell'ambito della road map WWF di avvicinamento a Rio+20 dedicata al tema "Food, Water, Energy for all. For ever", il WWF Italia lancia su http://alimentazione.wwf.it "One Planet Food", la nuova piattaforma web interamente dedicata all'alimentazione e a tutti gli 'affamati' di news sul rapporto tra cibo e ambiente: dal cambiamento climatico all'agricoltura, dalla salute umana ai consigli per menù green a basso contenuto di acqua e CO2 e una spesa 'anticrisi' con prodotti di stagione e a km ø per attrezzarsi contro il recente caro-carburante e favorire l'economia locale. Una guida per esplorare e migliorare a 360 ° il legame tra il cibo, i sistemi naturali della Terra e la salute umana con tante informazioni e strumenti dedicati a cittadini, istituzioni e imprese, come ad esempio eco-ricette, video-lezioni per ragazzi e adulti e il "carrello della spesa virtuale" per calcolare quanta acqua e CO2 mettiamo nel piatto (www.improntawwf.it/carrello), e a arricchita dalle storie e iniziative di chi ha già scelto uno stile green a tavola, sul mercato e nelle attività istituzionali.

'One Planet Food': Un'eco-sfida globale tutta da gustare. L'obiettivo della piattaforma è avviare un processo di cambiamento che conduca a modelli alimentari a basso impatto ambientale che contribuiscano: alla conservazione della biodiversità e degli ecosistemi, ottimizzando la gestione delle risorse naturali, alla sicurezza alimentare e nutrizionale nonché a una vita sana per le generazioni presenti e future, al rispetto della cultura e delle tradizioni e al conseguimento di una maggiore equità nella gestione globale del cibo. "La mission del WWF è realizzare un futuro in cui le persone e la natura possano vivere in armonia: questo non può prescindere dal riconsiderare la qualità e quantità di cibo che mangiamo e dove e come questo venga prodotto - spiega Eva Alessi, Responsabile Sostenibilità del WWF Italia -. Le priorità di intervento del WWF riguardano la riduzione dell'insostenibilità delle filiere alimentari, non solo per la tutela della nostra salute, ma anche per ridurre gli impatti sugli ecosistemi, gestire correttamente le risorse naturali rinnovabili, preservare specie animali e vegetali, sia domestiche sia selvatiche". Ecco i dati sugli ambiti strategici legati all'alimentazione attraverso i quali è possibile incidere, anche a tavola, sulla salvaguardia del Pianeta e del proprio benessere:

Agricoltura: Il nostro 'peso' ecologico a tavola. "Mangiare è un atto agricolo ed ecologico", è il motto coniato dall'agricoltore poeta e filosofo Wendell Berry, che riassume la relazione tra alimentazione, agricoltura e sostenibilità ambientale. L'agricoltura è infatti il settore fondamentale per poter incidere sull'impatto ambientale della nostra alimentazione, indirizzando le proprie scelte alimentari verso cibi coltivati con tecniche rispettose della biodiversità, dell'uso responsabile dell'acqua e del clima (grazie anche a strumenti normativi come la Politica Agricola Comune dell'Unione Europea) e favorendo i cultivar antichi, cioè le forme delle specie di piante alimentari in via di estinzione. Una convivenza possibile come dimostrato dal WWF con il progetto di conservazione 'Terre dell'Oasi', promosso in collaborazione con LegaCoop, esempio di un'economia in grado di coniugare agricoltura e tutela della natura creando occupazione locale e recuperando prodotti tipici del posto.

Queste le cifre del nostro 'peso' a tavola sulla natura: il 92% del territorio europeo è occupato da aree rurali e in Italia le aree agricole di elevato valore naturale interessano circa 6 milioni di ettari, il 32% della superficie agricola totale, circa il 50% delle specie animali selvatiche minacciate o in declino sono dipendenti in varia misura dagli ambienti agricoli, 3 colture - riso, mais and grano - forniscono il 60% delle calorie e proteine vegetali, il 12% della popolazione mondiale vive quasi esclusivamente dei prodotti provenienti dai ruminanti, il 20% delle razze zootecniche è a rischio estinzione (solo in Italia delle 30 razze di bovini, 8 sono in via di estinzione con meno di 350 capi ciascuna); il 26% della superficie terrestre è occupata dai pascoli; il 33% della produzione agricola è utilizzato per la produzione di mangimi; 13 milioni di ettari di foresta sono stati convertiti ogni anno nell'ultimo decennio ad altri usi o perduti; il settore zootecnico è il più grande utilizzatore di suolo del mondo, il 25% della superficie agricola mondiale è degradata; 90 i kg di carne che mangia ogni italiano in un anno (di cui circa un quarto è carne bovina).

Obesità, fame e 'veleni' nel piatto: Ecatombe in cucina. 2 miliardi le persone mal-nutrite al mondo, di cui 1 miliardo sono obese e un altro miliardo soffre la fame. L'obesità, infatti, è al 5° posto tra le 10 principali cause di morte al mondo. Un'ecatombe che potrebbe essere scongiurata se si considera che il 60% delle morti registrate a livello globale potrebbe essere evitato con una corretta alimentazione e una moderata attività fisica e che il 5% dei problemi di salute sono causati da scorrette abitudini di vita e cattiva alimentazione. Secondo la dieta mediterranea, infatti, solo il 12-15% delle calorie dovrebbe provenire dalle proteine. Alle cattive abitudini si aggiungono i rischi nel piatto: l'alimentazione è la via principale di esposizione a sostanze chimiche potenzialmente tossiche; sono 100mila i composti chimici immessi nell'ambiente, negli ultimi 50 anni, dalla specie umana, tra cui sostanze con capacità di interferire con il sistema endocrino presenti anche nei cibi e negli imballaggi.

Biodiversità e habitat: 10mila specie fa'. Si stima che, durante la storia dell'umanità, siano state utilizzate circa 10mila specie per l'alimentazione umana e l'agricoltura (solo in cento anni, tra il 1900 ed il 2000, è andato perso il 75% della diversità delle colture che ci alimentano). Sono invece 12 le specie vegetali e 5 quelle animali che forniscono circa il 75% degli alimenti; 6 razze di animali domestici vengono perse ogni mese e, per quanto riguarda la pesca, l'82% degli stock ittici del Mar Mediterraneo è sovra sfruttato.

Camibamenti climatici: Menù a base di gass serra e CO2. Per ogni kg di cibo si emettono in media 4,5 Kg di CO2, mentre 1/3 delle emissioni globali di gas serra sono attribuibili al settore agroalimentare (impronta di carbonio). Inoltre il 18% di tutte le emissioni di gas serra provengono dalla zootecnia; nel 2010, sul pianeta c'erano 26,7 miliardi di animali da allevamento di cui 1,4 miliardi di bovini: una mucca può produrre dai 100 ai 500 litri di metano al giorno.

Dall'impronta idrica ai rifiuti: Appetiti 'insostenibili'. 15.500 i litri di acqua che occorrono per produrre 1 kg di carne di manzo (impronta idrica), 200 i kg di imballaggi che ciascuno getta tra i rifiuti ogni anno in Italia e il 98% della produzione agricola fresca italiana percorre oltre 50 km dal luogo di produzione fino alle nostre tavole. In termini di spreco invece: 1/3 del cibo prodotto per il consumo umano viene perduto o sprecato ogni anno, 20 milioni le tonnellate di cibo buttate ogni anno solo in Italia, mentre il 40% dello spreco dei paesi ricchi avviene a livello della distribuzione e dei consumi.

Cittadini, Istituzioni e Imprese: Iniziative 'green'. Tra cittadini, istituzioni e imprese, c'è già chi ha scelto uno stile green con iniziative e azioni concrete.
Per le attività istituzionali si va dall'incontro 'Voci dalle fattorie', organizzato dal WWF a Bruxelles martedì prossimo, 24 aprile, tra 30 agricoltori, di cui 3 italiani, con i parlamentari UE impegnati nella riforma della Politica Agricola Comune (PAC) e successivamente quello con il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, Paolo De Castro.

Nel settore delle imprese, va segnalato l'impegno di Mutti, azienda leader nella produzione di prodotti a base di pomodoro. Attraverso la collaborazione con il WWF, Mutti ha calcolato i propri consumi dandosi poi come obiettivo entro il 2015 di ridurre del 19% le proprie emissioni inquinanti e del 3% la propria impronta idrica. Mutti supporta i propri fornitori agricoli nella razionalizzazione dell'uso delle risorse idriche impiegate per la coltivazione, attraverso attività di formazione e la fornitura di strumenti per la riduzione dell'impronta idrica. Per l'Earth Day del 22 aprile, sono inoltre previsti la presentazione del social network 'Semi di sostenibilità nell'ambito dell'iniziativa di WWF ed Electrolux a Cascina Cuccagna (Milano), che invita i ragazzi del liceo a confrontarsi sui temi della sostenibilità, in vista del Vertice mondiale sullo Sviluppo Sostenibile di Rio+20, a giugno, e l'esordio dei menù 'verdi' di Ikea a base dei prodotti "Terre dell'Oasi", progetto di conservazione di WWF e LegaCoop, nato per difendere la biodiversità e i paesaggi agrari grazie ad un'agricoltura naturale e sostenibile.

Al tema alimentazione è legato anche il materiale didattico per le scuole rivolto alle classi WWF Panda Club, dedicato per quest'anno scolastico al tema "Nei limiti di un solo Pianeta, Educazione alla sostenibilità a tavola" realizzato con il contributo di Electrolux. Rivolto alle Scuole primarie e secondarie di primo grado il programma affronta i temi che legano alimentazione, ambiente, vita quotidiana e salute, nell'ambito del quale l'insegnante può scegliere fra i temi e le attività proposte per costruire, a seconda dell'area disciplinare e del programma annuale, il percorso più utile per il proprio lavoro.

Dieci mosse 'salva-pianeta' a tavola:

1.   Acquista prodotti locali
2.   Mangia prodotti 'di stagione'
3.   Diminuisci i consumi di carne
4.   Scegli i pesci giusti!
5.   Privilegia prodotti biologici
6.   Riduci gli sprechi: se l'hai acquistato, mangialo!
7.   Cerca di non acquistare prodotti con troppi imballaggi
8.   Cerca di evitare i cibi eccessivamente elaborati
9.   Bevi l'acqua del rubinetto
10.   Evita gli sprechi anche ai fornelli.
Vesna Tomasevic
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