01/01/2013 - 01:00

WWF: obiettivo zero deforestazione

È stato presentato ieri dal WWF "Living Forests",il primo capitolo del Report che celebra l'Anno internazionale delle Foreste proclamato dall'ONU per il 2011. Messaggio chiave del documento: i politici e le imprese devono porsi degli obiettivi audaci per fermare la perdita delle foreste, per conservare la biodiversità e combattere i cambiamenti climatici.
 
Basato su una nuova analisi globale, dove si dimostra che se non si interviene subito oltre 230 milioni di ettari di foresta scompariranno entro il 2050, il rapporto analizza le cause della deforestazione e traccia le opportunità per passare dal'attualel mercato a uno nuovo fondato sulla sostenibilità e da cui possono trarre beneficio governi, imprese e comunità. 
Il WWF, infatti, propone un'alleanza tra responsabili politici e imprese, basata sul modello "Living Forest" (sviluppato dall'associazione con l'Istituto Internazionale Applied Systems Analysis - IIASA), per raggiungere entro il 2020 l'Obiettivo Zero deforestazione e degrado forestale (ZNDD).
Nel concreto questo significa non cancellare più nessuna area forestale nel pianeta, mantenendo contemporaneamente inalterata la qualità delle foreste. 
 
Per raggiungerlo, dunque, è necessario ridurre quasi a zero la perdita di foreste naturali o semi-naturali (in calo dagli attuali 13 milioni di ettari l'anno) e mantenere questo livello a tempo indeterminato. 
"Stiamo letteralmente 'sprecando' le foreste del pianeta e fallendo il tentativo di risolvere questioni politiche fondamentali come la governance e gli incentivi economici capaci di mantenere questi ambienti ancora vitali", ha dichiarato Rod Taylor, direttore del WWF Internazionale Foreste.
L'Italia, in particolare, gioca uno dei ruoli principali nel mercato internazionale del legname e dei suoi prodotti: siamo uno dei primi importatori di prodotti legnosi dal bacino del Congo, il primo mercato europeo per il legno camerunense, uno dei principali mercati per il ramino delle ultime foreste del sudest asiatico, un legno morbido utilizzato principalmente per battiscopa e cornici. 
Purtroppo però il nostro è ancora un paese poco "responsabile" in termini di partecipazione alla sostenibilità del mercato dei prodotti forestali: poche sono infatti le imprese che commerciando con paesi tropicali come Indonesia, Malesia, Congo, Cameroun, Gabon, Brasile, Bolivia, Argentina, hanno avviato il processo di certificazione FSC. 
E questa mancanza di garanzia sull'importazione di legname e prodotti del legno ha portato l'Italia a occupare il quarto posto nella deplorevole classifica dei paesi europei che importano legname 'illegale', dopo Finlandia, Gran Bretagna e Germania (fonte: WWF Germania, 2008).
 
Anche le istituzioni italiane fanno poco di concreto per contribuire alla salvaguardia del patrimonio forestale dei paesi da cui si importano queste risorse naturali e per dare valore alla Politica di acquisti sostenibili promossa dal Green Public Procurement europeo. 
Il WWF sottolinea quindi la necessità di creare un'autorità nazionale in grado di dare applicazione alle norme europee (FLEGT e Due Diligence) e contrastare cosi' il mercato del legno illegale che dovrebbe essere istituita entro giugno, come richiesto dal recente Regolamento Europeo.
 
"E' importante passare dalle parole ai fatti acquistando e promuovendo solo prodotti certificati, dalla carta ai mobili, al parquet, prodotti che siano veramente certificati FSC e non solo dichiarati 'ecologici'. E' necessario un impegno concreto a promuovere nei bandi di acquisto da parte delle amministrazioni pubbliche principi di sostenibilità, imponendo cioè acquisti di soli prodotti sostenibili e certificati - ha dichiarato Massimiliano Rocco, Responsabile 
In occasione dell'Anno Internazionale delle Foreste, WWF ha chiesto ad alcuni partner aziendali, il cui business è legato alla gestione delle risorse forestali, di rinnovare o assumere impegni tangibili a sostegno della tutela del patrimonio forestale. 
Sono parte di questo percorso di collaborazione con WWF, il Gruppo cartario Sofidel, che si è dotato di una politica di approvvigionamento responsabile delle risorse forestali raggiungendo circa il 94% di cellulosa importata da fonti certificate; Arjowiggings, tra i primi produttori di carta riciclata e FSC di alta qualità in Europa, e Bestack, Consorzio che riunisce i principali produttori d'imballaggio in cartone, impegnato in un assessment ambientale e in attività di educazione nelle scuole. 
WWF è inoltre al fianco di APCOR e Assoimballaggi/Federlegno Arredo per la promozione della campagna internazionale "Io Sto con il Sughero", che intende valorizzare e sostenere un patrimonio forestale di valore come le sugherete.
Vasto Legno, distributore internazionale di legname certificato FSC, ha scelto di supportare il WWF nella realizzazione di attività e strumenti divulgativi. 
Un esempio è la piattaforma web "Imprese per le Foreste", dedicata al tema della gestione forestale sostenibile e pensata con l'obiettivo di accrescere le conoscenze e l'interesse di imprese e stakeholder su temi quali il mercato del legname, la gestione delle foreste e le normative e certificazioni di riferimento, nell'ottica di coniugare economia e conservazione. 
Sono inoltre promossi sia il sostegno ai principali progetti WWF di conservazione in aree forestali prioritarie a livello internazionale (es. Amazzonia, Congo, Sumatra) sia i programmi di orientamento di policy e pratiche ambientali in un'ottica di sostenibilità. 
 
Infine ricordiamo che il prossimo 22 maggio la tradizionale festa delle Oasi WWF sarà dedicata ai boschi italiani: saranno quindi aperte gratuitamente al pubblico oltre 100 meraviglie naturali lungo tutto lo stivale, di cui oltre 40 costituite da boschi. 
Una giornata di osservazione, scoperta e relax insieme agli esperti del WWF, ma anche l'occasione per tutti di dare un aiuto concreto al più importante progetto di tutela del territorio italiano. 
La festa delle Oasi WWF infatti punterà i riflettori sulle aree boschive italiane già al sicuro, che ospitano una ricchissima biodiversità di piante e animali e che ogni giorno supportano le nostre vite garantendo aria e acqua pulita, difendendoci dai dissesti idrogeologici, offrendo risorse, bellezza e posti di lavoro. 
Ma anche sui boschi italiani a rischio, perché minacciati dagli incendi, dalla frammentazione degli habitat, dal degrado e dal consumo di suolo, che stanno divorando il nostro territorio a ritmi sempre più insostenibili. 
E proprio per mettere al sicuro tre boschi italiani particolarmente preziosi e minacciati, il WWF coinvolgerà tutti gli italiani nella grande iniziativa di raccolta fondi: "Una nuova oasi per te". 
 
Lisa Zillio
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