06/06/2013 - 13:00

Vesuvio, pulire le discariche e difendere le sorgenti

Clean up Vesuvio, 9 giugno. Dalle montagne irpine l'Albero vagabondo arriva a Napoli, ospitato da Let's do it Italy nella pineta di Trecase, per fare una grande Festa del Colore e installare i disegni dei bimbi sulle discariche, chiedendone la bonifica.
La due giorni di Let's do it italy per pulire materialmente le discariche abusive nel Parco Nazionale del Vesuvio - evento che vedrà la partecipazione di volontari da tutta Italia e dall'estero - comincia la mattina dell' 8 giugno ad Ercolano con il dibattito "Questione rifiuti: problematiche e possibili soluzioni" e prosegue con il mercatino delle eccellenze vesuviane e molteplici attività nei comuni aderenti. Il 9 giugno l'appuntamento nei luoghi di raccolta da cui partirà la pulizia tra Torre del Greco, Terzigno e Trecase con l'accoglienza ai volontari che saranno organizzati in squadre e procederanno alle attività di pulitura. Il Vesuvio, simbolo della Campania e dell'Italia nel mondo, è oramai tristemente famoso per le discariche abusive che lo ricoprono, ma non è solo il vulcano a soffrire.

Da quasi sei anni l'Albero Vagabondo è in viaggio tra i paesi di montagna dell'Irpinia per segnalare, con l'aiuto dei bambini, il proliferare incontrollato di discariche e microdiscariche nei boschi, ai bordi delle strade di campagna, nei valloni, sulle rive di fiumi e torrenti. Il Parco Regionale dei monti Picentini è il più importante bacino idrico del mezzogiorno, qui nascono sorgenti da migliaia di litri al secondo come quelle di Serino, Cassano Irpino e Caposele che dissetano oltre cinque milioni di meridionali, in particolare in Puglia e Campania. Sorgenti le cui aree di ricarica, secondo il Codice ambientale, dovrebbero essere sottoposte a severe norme di controllo e salvaguardia, ancora di più nel caso delle conformazioni calcaree e facilmente permeabili del massiccio carbonatico del Terminio Cervialto. L'Associazione culturale L'albero Vagabondo, nel continuare le tappe del suo viaggio, evidenzia l'importanza di azioni di controllo, tutela e bonifica del territorio montano, non solo irpino e campano. Nei Parchi manca l'organico addetto alla sorveglianza e controllo, c'è difficoltà nel reperire finanziamenti per avviare e gestire progetti di telesorveglianza, stentano a decollare le bonifiche montane e, soprattutto, il problema non viene percepito a fondo dalle popolazioni, né avvertito come prioritario dalle istituzioni. E' per questo motivo che i bambini educano i grandi a rispettare la montagna attraverso i disegni e le favole che inviano a www.alberovagabondo.it.

L'Albero Vagabondo nasce dalla Favola del Re Albero, lo Spirito del Grande Faggio che arrabbiatosi per le discariche nei suoi boschi, si è trasformato in una scultura, creata da Giovanni Spiniello, alta quattro metri e composta dai rifiuti abbandonati dai grandi e aggregati da materiali contaminanti come il poliuretano espanso. Se i grandi puliranno si trasformerà nell'Albero Metamorfo costruito solo con elementi naturali: rami di pino per capelli, nidi di rondine per cappello, radici di edera il corpo, tavole di castagno il busto e pigmenti colorati sono i suoi occhi, il naso e la bocca. Ai bambini di Let's do it Italy sarà fornito un pennello, una tavoletta di pioppo e quattro colori: bianco, giallo, blu e rosso. Il nero è bandito perché il futuro è colorato! Ci sarà una grande T di Terra con striscioni lunghi dieci metri e le tavolette dei bimbi saranno installate sulle discariche per ricordare ai grandi che stanno bruciando i loro sogni. E alla fine della Festa del Colore tutti quanti faremo un grande girotondo, come al solito, intorno all'Albero Vagabondo.    
Tommaso Tautonico
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