10/06/2015 - 08:17

Verso COP 21. Il 22 giugno a Roma si terranno gli Stati generali su clima e difesa territorio

Il 22 giugno a Roma si terranno gli Stati generali sui cambiamenti climatici e sulla difesa del territorio in Italia. Si tratta di una occasione di assoluta importanza in vista della Conferenza Onu di dicembre prossimo a Parigi.
Ad annunciarlo è il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, che sul sito del ministero ha spiegato come la politica internazionale abbia iniziato a correre in vista di questo appuntamento "strategico" per il futuro del pianeta, o meglio per mantenere sulla Terra condizioni che consentano al genere umano di crescere e progredire. E l'Italia vuole essere ancora una volta protagonista.
 
"L'intesa raggiunta nei giorni scorsi dal G7, con l'indicazione di contenere il surriscaldamento del pianeta dentro i 2 gradi, rappresenta un segnale importantissimo, perche indica la volontà dei sette paesi più industrializzati non solo di adottare misure che vadano verso la de-carbonizzazione dell'economia, ma anche di essere motori di un analogo impegno vincolante da parte degli altri paesi. Un impegno che va promosso in primo luogo presso i colossi asiatici Cina e India che oggi, ma soprattutto in una prospettiva a breve termine, possono incidere sensibilmente sul bilancio globale delle emissioni di gas serra" ha detto Galletti.
 
"L'intesa di Parigi dovrà essere non solo efficace contro il surriscaldamento (e quindi prevedere una decisiva riduzione delle emissioni) ma anche equa. Ciò significa che non potrà rappresentare un freno allo sviluppo di quella parte del mondo i cui abitanti sono ancora lontanissimi dai nostri standard di qualità di vita. Sarà necessario un impegno economico e tecnologico importante, per consentire ai paesi poveri di intraprendere percorsi di crescitaeconomica e sociale senza aggravare il bilancio climatico" ha continuato Galletti.
 
"Gli Stati Generali sul Clima del 22 giugno, promossi in collaborazione con #ItaliaSicura, saranno l'occasione per "mettere a sistema" idee, proposte, opinioni: in una parola, il contributo italiano in vista della COP 21. Il valore aggiunto propositivo che istituzioni, enti intermedi, imprese, associazioni vogliono dare a un paese che, per la sua conformazione geografica, è particolarmente soggetto alle conseguenze del "climate change", in particolare a quegli "eventi estremi" che negli ultimi anni si sono ripetuti con sempre maggiore frequenza e intensità causando lutti e danni gravissimi" ha aggiunto il ministro. 
 
"Quella di dicembre è davvero "l'ultima chiamata" per la comunità internazionale. L'Italia farà di tutto perché sia l'occasione di un accordo storico per il Pianeta e per le generazioni future" ha concluso Galletti. 
Rosamaria Freda
autore