13/06/2016 - 20:30

Tutela Alpi Apuane, il Club alpino italiano ribadisce il proprio impegno

Il Presidente generale del sodalizio Vincenzo Torti ha aperto ieri l'edizione 2016 di "Musica sulle Apuane" ricordando il valore paesaggistico, naturalistico e culturale di queste montagne.
"Confermo la vicinanza di tutto il Club Alpino Italiano ai Soci delle Sezioni Toscane e Liguri nel loro costante impegno di sensibilizzazione in difesa delle Alpi Apuane, che rappresentano un patrimonio universale di cultura e natura del quale non può consentirsi la dispersione. L'auspicio è che, nel tempo, possa essere solo la musica, e non altro, ad interrompere i silenzi di queste montagne". Con queste parole il Presidente generale del CAI Vincenzo Torti ha aperto ieri alle Scuderie Granducali di Seravezza (LU), il primo appuntamento di Musica sulle Apuane. Si tratta di una delle manifestazioni volte a sollecitare l'attenzione dell'opinione pubblica sulle criticità che insidiano quest'area di così rilevante valore paesaggistico e naturalistico.

"La mia presenza intende ribadire la volontà unanime espressa lo scorso 22 maggio dall'Assemblea dei Delegati in Valle D'Aosta, con l'approvazione della mozione presentata dalle Sezioni CAI toscane a sostegno delle iniziative promosse a tutela delle Apuane, da portare avanti anche nelle opportune sedi istituzionali a livello nazionale". Il Presidente Torti, accompagnato dal presidente del Gruppo regionale CAI Toscana Gaudenzio Mariotti, dall' "Ambientalista dell'anno 2015" Michele Grossi e da diversi Soci, ha visitato alcune cave di marmo sia nel Bacino marmifero di Carrara che nel Parco Regionale delle Alpi Apuane. Il Gruppo regionale CAI Toscana e le sue Sezioni territoriali ricordano che nel Parco sono tuttora attive circa 70 cave, con ritmi di escavazione che si sono incrementati a dismisura negli ultimi anni. Il risultato è stato la modifica del profilo e del paesaggio delle montagne, con impatti sul sistema acquifero sotterraneo e superficiale che hanno compromesso gli equilibri dell'intero ecosistema apuano.

Il CAI, con altre associazioni ambientaliste nazionali, ha sottoscritto il 14 maggio scorso il "Manifesto per le Alpi Apuane", che propone una serie di azioni possibili per la rinascita della zona. Tra esse la restituzione della centralità a un Parco regionale che conservi la natura e promuova lo sviluppo sostenibile locale, il superamento della monocultura del marmo tramite il supporto alle attività economiche alternative e il rilancio di un turismo rispettoso e consapevole che, in sinergia con i distretti costieri, destagionalizzi i flussi turistici balneari a vantaggio dell'ospitalità diffusa in quota.
Tommaso Tautonico
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