06/07/2017 - 11:06

Trump a Varsavia, Greenpeace: scelta delle rinnovabili giusta per l'ambiente e per l'economia

Greenpeace Polonia e Greenpeace Germania hanno salutato nella notte l’arrivo del presidente Usa a Varsavia, proiettando la scritta “No Trump, Sì Parigi” sulla facciata del Palazzo della cultura e della scienza.
Dopo aver accolto Donald Trump lo scorso mese al suo arrivo a Roma, in occasione del G7, con una proiezione sulla cupola di San Pietro, Greenpeace Polonia e Greenpeace Germania hanno salutato nella notte l’arrivo del presidente Usa a Varsavia, proiettando la scritta “No Trump, Sì Parigi” sulla facciata del Palazzo della cultura e della scienza.

“Il presidente Trump ha annunciato che gli Stati Uniti lasceranno l’Accordo di Parigi ma è isolato in questa decisione. Circa 200 Paesi hanno accettato l’Accordo e non hanno alcuna intenzione di ritirarsi. L’Ue, così come Cina, India e Canada credono che le azioni per proteggere il clima vadano portate avanti indipendentemente dalle decisioni irresponsabili di Trump. Molti Stati americani, a partire dalla California, che rappresenta una delle maggiori economie al mondo, si sono dichiarati contrari alla politica di Trump e hanno confermato i propri impegni nel rispettare l’accordo di Parigi” afferma Luca Iacoboni, responsabile della campagna energia e clima di Greenpeace Italia. Dopo la visita a Varsavia Trump parteciperà al G20 di Amburgo, nel quale l’Accordo di Parigi sarà al centro dell’agenda. I leader europei hanno dichiarato che terranno fede ai propri impegni sul clima.

Secondo un rapporto commissionato da Greenpeace Germania e reso noto ieri, eolico e solare saranno le fonti energetiche più convenienti in ogni Paese del G20 entro il 2030 al più tardi e già lo sono nella metà dei Paesi. “Non ci sono più scuse. La protezione del clima è sempre più anche economicamente conveniente, dal momento che le rinnovabili sono già oggi più economiche di fonti inquinanti e rischiose come il carbone e il nucleare in molti Paesi” prosegue Iacoboni. “Il G20 ha ora la responsabilità di mandare un segnale chiaro: accelerare sulla transizione energetica è una scelta economica ineludibile”.

La conferma arriva anche dagli investitori: dati delle Nazioni Unite indicano che nel 2016 gli investimenti in rinnovabili sono stati il doppio di quelli in fonti energetiche convenzionali, sebbene le fonti fossili vengano incentivate più di quelle rinnovabili. Circa il 55 per cento della potenza elettrica che è stata installata lo scorso anno è rinnovabile, un vero record. E il costo delle tecnologie rinnovabili è in continuo calo, a dimostrazione che il presente è rinnovabile e il futuro lo sarà ancora di più.

Marilisa Romagno
autore
Articoli correlati