22/03/2017 - 17:56

Trattati di Roma, agricoltura: il 25 marzo si festeggiano anche i 60 anni della Pac

Il 25 marzo, all'interno delle commemorazioni per i Trattati di Roma, si festeggeranno anche i 60 dall'istituzione della Politica agricola comune, meglio nota come Pac.

Il 25 marzo 2017 ricorrerà il sessantesimo anniversario della firma dei Trattati di Roma all’interno dei quali venne istituita anche una prima Pac, ovvero la Politica agricola comune.
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Il 25 marzo del 1957 infatti sei Stati (Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi) costituirono hanno costituito un’unica Comunità Economica Europea e una Comunità Europea dell’Energia Atomica, ratificando i Trattati di Roma. All'interno di questi venne prospettata anche l’istituzione di una prima politica comune in materia di agricoltura come primo settore di intervento, ovvero la cosiddetta Politica agricola comune (Pac).

Ad annunciarlo è il ministero delle Politiche agricole che spiega come il presupposto della Pac sia in realtà molto semplice: ogni Paese europeo deve essere dotato di una identica visione della politica agricola da attuare in ogni Stato. L’attività agricola è infatti sempre alla mercé di fattori economici, sanitari ed atmosferici che sfuggono al controllo degli agricoltori. Essa richiede, inoltre, investimenti pesanti che producono risultati solo diversi mesi, se non anni, più tardi e possono costantemente essere vanificati. Il sostegno al reddito garantito dalla Pac consente agli agricoltori di continuare l’attività nonostante i fattori di incertezza. Senza il sostegno pubblico, poi, per gli agricoltori europei sarebbe estremamente difficile competere con gli agricoltori di altri Paesi e continuare a soddisfare le molteplici esigenze dei consumatori europei. Così, favorendo il mantenimento dell’attività agricola in Europa, la Pac assicura un approvvigionamento alimentare sicuro e di qualità a prezzi accessibili, tutela l’ambiente, combatte il dissesto idrogeologico, incentiva il benessere animale.

La Politica agricola comune è stata dunque la prima politica europea che la Comunità Economica Europea prima, l’Unione Europea poi, ha inteso adottare nel settore agricolo come strategia per uno sviluppo equo e stabile dei Paesi membri. Tale peculiarità ha fatto in modo che l’agricoltura diventasse il settore produttivo più integrato a livello europeo, in cui l’azione dell’Unione europea si sostituisce con maggior intensità e frequenza all’azione dei singoli Stati membri. Lo scopo è creare condizioni che permettano agli agricoltori di svolgere le loro funzioni, garantendo un buon tenore di vita dell’agricoltore e la sicurezza alimentare. 

L’agricoltura è l’unico settore produttivo sostenuto prevalentemente a livello europeo, contrariamente ad altri comparti che sono oggetto di politiche nazionali ed usufruiscono di ulteriori risorse.  All’agricoltura è infatti destinato quasi il 40% del bilancio europeo e tale importo rappresenta meno dello 0,5%della somma del reddito nazionale lordo dei Paesi membri, conclude il Mipaaf. 
Rosamaria Freda
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