24/07/2015 - 23:54

Tabacco: Philip Morris firma accordo con Coldiretti e si conferma il maggiore acquirente in Italia

La Coldiretti ha firmato oggi un importante accordo con la Philip Morris per rafforzare la fornitura del tabacco e consentire di consolidare un investimento di circa 500 milioni entro il 2020.
Ad annunciarlo è il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, che in una nota spiega come con la firma dell'intesa, avvenuta alla presenza del premier Matteo Renzi e dei ministri delle Politiche agricole, Maurizio Martina e dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, Philip Morris si confermi il principale acquirente di tabacco in Italia.
 
"Potrà così rafforzarsi un accordo rilevante perché il contatto diretto con i produttori consente di bypassare intermediazioni che in passato riducevano il prezzo del tabacco riconosciuto agli agricoltori, ma anche l'impegno importante degli agricoltori dal punto di vista delle buone pratiche agricole e in termini di garanzia di legalità del lavoro impiegato per la coltivazione del tabacco" continua Moncalvo.
 
Gli impegni di acquisto di Philip Morris riguardano i gruppi varietali Virginia Bright (10.000 ton pari a circa il 30% del totale varietale prodotto in Italia) e Burley (11.000 ton pari a oltre il 60% del totale varietale prodotto in Italia). In termini di valore, gli acquisti di Philip Morris valgono oltre il 35% dell'intero valore degli acquisti nazionali di tutte le manifatture.
 
La scelta di Philip Morris nel 2011 di rinnovare gli accordi e adottare il modello di contrattazione diretta con i produttori ha consentito la continuità della coltivazione. Dal 2010, infatti, con la forte riduzione degli aiuti comunitari le maggiori manifatture avevano deciso di abbandonare la produzione italiana considerata fuori mercato per i costi, seppur qualitativamente valida.
 
I contratti commerciali sottoscritti da Philip Morris prevedono forti impegni da parte dei produttori per il rispetto delle regole di produzione maggiormente rispettose dell'ambiente nelle fasi di coltivazione e cura del prodotto (uso di concimi e fitofarmaci, emissioni di CO2 per le fasi di cura, uso di fonti di energia alternativa ai carburanti fossili, ecc.) con un continuo monitoraggio e controllo. Vengono inoltre previste delle regole per migliorare le condizioni di lavoro degli addetti e un continuo controllo per il rispetto delle norme in materia di manodopera minorile, correttezza dei contratti di lavoro, rispetto del lavoratore, ecc.
 
L'Italia è leader nell'Unione europea con oltre 1/4 della produzione complessiva. La coltivazione del tabacco in Italia si sviluppa su 18.000 ettari soprattutto in Campania, Veneto, Umbria e Toscana. La produzione complessiva è di 55.600 tonnellate per un valore di circa 135 milioni di euro che raddoppiano se si fa riferimento all'indotto. Sono 50.000 gli addetti a livello nazionale, nella fase di coltivazione e prima trasformazione.
 
Rosamaria Freda
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