17/03/2015 - 11:30

Strategia marina, Velo: in arrivo 9 mln per monitoraggio mare. Italia a buon punto su attuazione direttiva Ue

E' massima l'attenzione del governo, in particolare del ministero dell'Ambiente, sulla stato di salute e sulla tutela dei nostri mari.
 
A ribadirlo è stato il sottosegretario all'ambiente, Silvia Velo, che in una nota ha annunciato lo stanziamento di 9 milioni di euro per il monitoraggio dei nostri mari e la messa a punto, per la prima volta, di un progetto di ricerca sul mare profondo.
 
"Il ministero dell'Ambiente è in prima linea per la tutela e la salvaguardia delle acque del Mediterraneo. Così come è stato sottolineato nel corso della puntata di ieri di Presa Diretta, il governo, e in particolare il ministero, è impegnato nell'attuazione della direttiva europea sulla Strategia marina per raggiungere il buon stato ambientale delle acque marine entro il 2020" ha detto il sottosegretario.
 
La direttiva, data la natura transfontaliera dell'ambiente marino, chiama gli Stati membri a cooperare per garantire che le relative strategie siano elaborate in modo coordinato per ogni regione o sottoregione marina. Inoltre per assicurare acque marine pulite sane e produttive il provvedimento stabilisce che vangano messi a punto strumenti coordinati, coerenti e ben integrati con quanto previsto da atti normativi comunitari già esistenti (quali ad esempio trasporti, pesca, turismo, infrastrutture, ricerca) e accordi internazionali. 
 
Non solo. Il provvedimento stabilisce inoltre che gli Stati membri elaborino una strategia marina che si basi su una valutazione iniziale, sulla definizione del buono stato ambientale, sull'individuazione dei traguardi ambientali e sull'istituzione di programmi di monitoraggio. Per buono stato ambientale delle acque marine si intende la capacità di preservare la diversità ecologica, la vitalità dei mari e degli oceani affinché siano puliti, sani e produttivi mantenendo l'utilizzo dell'ambiente marino ad un livello sostenibile e salvaguardando il potenziale per gli usi e le attività delle generazioni presenti e future. 
 
Gli Stati sono dunque chiamati a redigere un programma di misure concrete diretto al raggiungimento di questi obiettivi elaborando strategia che tengano conto anche delle conseguenze che queste potrebbero avere sul piano economico e sociale e che convolgano il pubblico e tutti i portatori di interesse. 
 
Ma a che punto è l'Italia su questo versante? "L'Italia, assieme a Germania e Olanda, è tra i Paesi in regola con tutte le attività previste dalla direttiva" ha spiegato Velo ricordando come nelle scorse settimane sia stato "firmato l'accordo con le 15 Regioni costiere e le rispettive Agenzie Regionali per la protezione ambientale, per il monitoraggio dei nostri mari, dalla costa al limite delle acque territoriali".
 
"Con questo accordo, per cui il ministero dell'Ambiente ha stanziato 9 milioni di euro, le Regioni monitoreranno gli undici descrittori previsti dalla direttiva per facilitare gli Stati a sviluppare la loro strategia nella difesa dell'ecosistema marino: la biodiversità marina, le specie aliene, le specie commerciali, le reti trofiche, l'integrità dei fondali marini, le condizioni idrografiche, i contaminanti nell'ecosistema, i contaminanti nelle specie destinate al consumo umano, le plastiche e i rifiuti nel mare, gli effetti dell'introduzione di energia e di fonti sonore sottomarine Monitoraggio, dunque, ma anche ricerca" ha continuato il sottosegretario. 
 
"Per la prima volta, infatti abbiamo messo intorno a un tavolo tutto il mondo della ricerca scientifica nazionale che si occupa di mare in Italia: ISPRA, INFN, INGV, OGS, ENEA, CNR, CONISMA, Stazione Zoologica di Napoli per elaborare un progetto finalizzato allo studio del mare profondo, un'iniziativa, fino ad oggi, mai realizzata nel nostro Paese" ha aggiunto Velo. 
 
"Tutto questo per acquisire le conoscenze scientifiche essenziali ad avviare piani di riduzione e mitigazione degli impatti antropici sull'ecosistema marino e poter arrivare nel 2020, così come ci chiede l'Europa, a un buon stato ecologico del nostro mare" ha concluso il rappresentante del governo. 
Rosamaria Freda
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