27/07/2023 - 13:04

Sostenibilità: filiera a KM Zero per progettare le pettorine, nate per essere riciclate, per i Mondiali UCI di ciclismo 2023

In occasione dei Mondiali di ciclismo 2023, l’Union Cycliste Internationale, sempre più attenta al tema della sostenibilità, ha scelto Santini per realizzare le pettorine in materiale totalmente riciclabile. L’azienda partner storico di UCI ha così attivato un pool di aziende, tutte nell’area della bergamasca: RadiciGroup, Sitip, EFI Reggiani e Acerbis.

pettorine riciclate

Nel 2022 l’Union Cycliste International ha presentato l’UCI Climate Action Charter, un manifesto per la sostenibilità ambientale dello sport secondo azioni specifiche per ridurre gli sprechi e accelerare la transizione verso un'economia circolare. Quest’anno, in occasione del primo Mondiale che raccoglie la maggior parte delle discipline del ciclismo in un’unica location, Glasgow e in tutta la Scozia, e che si svolge dal 3 al 13 agosto, UCI si è rivolta al suo partner ufficiale, Santini, per rendere ecosostenibili le pettorine che indosseranno le persone dello staff (giudici, volontari, controllori…) e i fotografi accreditati durante tutto l’evento.

Da questa richiesta nasce un progetto più ampio che coinvolge una supply chain di cinque aziende a KM Zero, perché tutte della provincia bergamasca, coordinate da Santini: RadiciGroup, Sitip, EFITM Reggiani e Acerbis. Per la realizzazione delle pettorine dei Mondiali UCI Glasgow 2023, si può parlare di “eco-design” del prodotto: la progettazione nasce già con l’idea di dare una seconda vita al prodotto dopo l’utilizzo. Dopo essere state utilizzate, le pettorine potranno essere raccolte e mandate a RadiciGroup per ottenere un nuovo materiale per la realizzazione, da parte di Acerbis, di paramani X-Elite per mountain bike. Un progetto concreto di economia circolare che può consentire a fine vita il recupero al 100% del materiale utilizzato.

Le fasi produttive delle pettorine per i Mondiali UCI Glasgow 2023 prevedono che il prodotto sia eco-friendly dalla nascita. I tessuti sono stati realizzati con un filato in nylon made in Italy prodotto da RadiciGroup: le proprietà elevate del filato garantiscono al materiale comfort e prestazioni ideali per l’abbigliamento tecnico-sportivo e un aspetto più morbido e pregiato. La scelta del nylon, un materiale termoplastico e infinitamente riciclabile, è fortemente legata al tema della sostenibilità posto da UCI per degli indumenti che hanno un tempo di utilizzo “limitato”: RadiciGroup ha messo a disposizione il suo know-how e le sue competenze nell’ambito della chimica dei materiali per realizzare, insieme agli altri partner, delle pettorine “circolari”. Un altro aspetto innovativo è che il filato individuato da RadiciGroup permette facilità e qualità di stampa, per rendere il tessuto altamente personalizzabile: perché design, estetica e funzionalità vanno di pari passo con la sostenibilità. Il filato viene poi fornito a Sitip che produce il tessuto indemagliabile “ARAS NG” (gr.95/100 mtq.), monofibra in quanto composto al 100% da poliammide, e totalmente riciclabile. Si tratta del primo tessuto di questo materiale in grado di rispondere alle richieste di performance legate alla stampa transfer, richieste dalla terza azienda coinvolta nel progetto, cioè EFI Reggiani, e ai criteri di riciclabilità richieste dal partner Radici. Infatti, la scelta di questo tessuto è stata frutto di numerose analisi di ricerca applicata, che ha visto EFI Reggiani testare un’ampia rosa di tessuti per trovare la miglior resa del colore e la miglior resistenza allo sfregamento e al sudore, parametri necessari per l’uso specifico richiesto della pettorina. Un valore aggiunto è costituito dal fatto che EFI Reggiani, oltre ad aver scelto i nuovi inchiostri a base acqua IRIS Plus, certificati GOTS, ha scelto una soluzione di stampa su carta transfer che non consuma acqua e quantità minima di energia al metro quadrato.

Il tessuto bianco di Sitip e la carta transfer stampata da EFI Reggiani arrivano quindi a Santini che si occuperà di trasferire tutte le grafiche delle pettorine UCI Glasgow 2023 dalla carta al tessuto per poi cucirle utilizzando esclusivamente fili e componenti realizzati in nylon o materiale chimicamente affine, per consentire poi alle pettorine, a fine vita, di entrare direttamente nel percorso di riciclo senza ulteriori lavorazioni.

La seconda vita delle pettorine
Al termine delle prove dei Mondiali 2023 di Glasgow e in tutta la Scozia, le pettorine utilizzate in questi undici giorni potranno diventare nuova materia prima da utilizzare sempre all’interno del mondo del ciclismo. RadiciGroup ha già verificato la fattibilità tecnica dell’attività di riciclo presso i suoi impianti specializzati nella rigranulazione del materiale recuperato. Il materiale così ottenuto può diventare il componente di un prodotto finito e firmato Acerbis: i paramani X-Elite che vengono posizionati sui manubri di alcune mountain bike, proprio per proteggere le mani da elementi esterni e le leve dei freni da cadute. Il progetto delle pettorine per i Mondiali di ciclismo 2023 è quindi considerabile a KM Zero, perché ha visto la collaborazione di aziende geograficamente vicine tra loro, unite dall’obiettivo comune di creare un prodotto riciclabile e destinato a una seconda vita.

Tommaso Tautonico
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