10/03/2015 - 20:02

Smart Meetings: la tecnologia che fa bene alla comunità

Smart City non è solo tecnologia, ma significa prima di tutto cultura. E la cultura di un territorio si declina in molte forme: c'è la cultura del bene comune, c'è la cultura d'impresa, c'è la cultura di una visione comune, c'è una cultura ambientale e poi c'è una cultura della trasparenza e dell'accessibilità.
«Se dobbiamo sintetizzare in un unico concetto l'impegno e la visione connessi alla smart city, non possiamo avere dubbi: è la community, o comunità, cioè la capacità delle persone di riconoscersi in un gruppo, più o meno ampio, fondato su valori di vicinanza e su esigenze e bisogni a cui le istituzioni devono dare risposta. Prima si chiamava governo, oggi si chiama governance; ma anche se gli strumenti sono cambiati, il ruolo della politica non è diminuito: oggi chi governa ha la responsabilità di offrire ai cittadini gli strumenti -reali e virtuali- per incontrarsi, per confrontarsi, per dibattere, per fare richieste, per sentirsi parte della comunità. E poi deve usare tutto questo per intervenire sulla realtà e migliorarla. In altre parole: le community sono la chiave per connettere efficacemente virtuale e reale, digitale e umano».
La Vicesindaco Laura Castelletti, Assessore all'Innovazione, alla Creatività e alla Smart City riassume così il concetto alla base dell'ultimo appuntamento degli Smart Meetings 2015 dal titolo "Abitare la città del futuro". E aggiunge: «È importante per noi mettere al centro le persone, soprattutto quelle più svantaggiate per età anagrafica, condizione socio-economica o disabilità fisica. L'entusiasmo per le potenzialità che la tecnologia ci offre non deve farci dimenticare che la città è fatta prima di tutto di una storia comune e di individui singoli. L'innovazione -che sia nelle infrastrutture, nell'impresa o nell'amministrazione- non può trascurare il lato umano. Come dire: il futuro si costruisce dando valore al proprio passato. E in questo senso, il metro del successo di una smart city non può che essere la felicità dei cittadini».

Dunque, dopo aver parlato di finanza e d'impresa, l'ultimo appuntamento degli Smart Meetings 2015 è tutto dedicato alle persone, che sono individui prima che cittadini. La loro partecipazione alla visione e alla realizzazione della Smart City è un'operazione prima di tutto culturale. E gli strumenti, i mezzi e i progetti per fare cultura saranno al centro degli interventi degli ospiti nell'appuntamento in calendario mercoledì 11 marzo.
Alessandro Rubini project Leader del progetto Distretti Culturali e iC-innovazione culturale di Fondazione Cariplo racconterà come la Fondazione opera al fianco di Regione Lombardia per estendere e potenziare il "capitale umano" su più fronti, quali sono stati i progetti culturali più efficaci e quali sono i goal attesi per il prossimo futuro.
Valeria Montanari, Assessore ad agenda digitale, partecipazione e cura dei quartieri per il Comune di Reggio Emilia porterà l'esperienza di una piattaforma partecipativa basata sul concetto di "piazza virtuale" per la gestione dei quartieri. E inoltre, racconterà la bella esperienza del progetto "I reggiani per esempio" che utilizza la rete come strumento di responsabilizzazione dei cittadini attraverso lo scambio di buone pratiche.
Enzo Lavolta Assessore all'ambiente Comune di Torino. Presidente Fondazione Torino Smat City porterà l'esperienza di una città dove il piano smart city è diventato un documento strategico chiamato SMILE e imperniato su cinque ambiti interconnessi: energia, inclusione, integrazione, benessere e salute, mobilità.

Ferdinando Acerbi, ideatore e creatore di Henable.me nonché delegato per l'accessibilità di AGID, l'Agenzia per l'Italia Digitale, avanzerà il punto di vista di chiunque sia fisicamente svantaggiato e che chiede una città rinnovata anche attraverso una tecnologia facilitante e una sensibilità rinnovata per i più deboli.
A coordinare il tavolo, come chiarman e conduttore del dibattito, ci sarà Mario Mazzoleni, Docente di economia aziendale presso l'Università di Brescia, consulente aziendale e amministratore d'imprese e istituzioni finanziarie e pubbliche. Come sempre, l'appuntamento è alle 17 nella White Room del Museo di SantaGiulia, l'ingresso è libero e tutti i partecipanti sono invitati a scattare foto, commentare sui social network nella pagina evento Facebook SMART MEETINGS 2015 e twittare con gli hashtag #smartmeetings2015 e #bresciasmart.
Marilisa Romagno
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