01/12/2012 - 10:13

Smart Cities: la tecnologia per lo smart environment

Nei giorni scorsi, si è svolto a Lecce un Workshop dal tema "Sistemi modellistici innovativi a supporto del miglioramento della qualità dell'aria in Smart Cities". L'Ing. Riccardo Bandello ha parlato di smart cities, il Dott. Riccardo Buccolieri si è soffermato sulla modellistica per la qualità dell'aria, e la Dott.ssa Simonetta Capone ha rivolto la sua attenzione sui nasi elettronici.
Il workshop, parte della manifestazione "Fiera dell'Innovazione 2012", che ha focalizzato l'attenzione sulle tecnologie legate alla previsione ed al monitoraggio della qualità dell'aria nelle città, è stato introdotto dal Dott. Riccardo Buccolieri, Vicepresidente della Reseaux Srl, società Spin Off dell'Università del Salento, che ha esposto i temi degli interventi.

L'ing. Riccardo Bandello, Presidente di Alternativa Sostenibile, portale di informazione sullo sviluppo sostenibile, ha concentrato la sua attenzione sul concetto di Smart Cities. Molto spesso si sente parlare di questo termine, e altrettanto spesso non se ne comprende il significato più profondo. Secondo Bandello, il dato su cui riflettere e che deve indurci ad adottare delle strategie di sostenibilità nelle città è che "nel 2050 ci saranno 9 miliardi di persone nel mondo, concentrate per lo più in aree urbane. Uno scenario sostenibile solo con radicali cambiamenti tecnologici e di stili di vita".

Nel suo intervento, quindi, Bandello ha esposto i settori di intervento per rendere sostenibili le città, le possibili fonti di finanziamento, ed ha illustrato le diverse esperienze attivate ed in via attivazione nelle città italiane, da nord a sud.

Il Dott. Riccardo Buccolieri, invece, si è soffermato sui sistemi modellistici per la progettazione, valutazione e assistenza tecnica di azioni strategiche di mitigazione degli impatti ambientali in smart cities. Tali sistemi si inseriscono all'interno degli obiettivi della smart mobility e dello smart environment, in quanto forniscono informazioni sulla qualità dell'aria a supporto di strategie di rimodulazione del piano del traffico urbano, pianificazione di insediamenti urbani a basso potenziale di inquinamento e energeticamente efficienti, mitigazione delle emissioni e dell'isola di calore urbana.

La Dott.ssa Simonetta Capone, ricercatrice del CNR-IMM - Lecce, si è soffertata sulla tecnologia "Naso elettronico". Ha spiegato che si tratta di un dispositivo elettronico che nella sua architettura funzionale tenta di mimare il funzionamento del sistema olfattivo dei mammiferi.

L'architettura di base di un naso elettronico, costituita di una serie di moduli (campionamento, rivelazione, analisi dati), è in grado di fornire informazioni qualitative e/o quantitative su gas e odori, e trova applicazione in settori quali: agroalimentare, biomedico, aerospaziale, sicurezza, processi industriali, e ambientale. In particolare nel settore ambientale l'interesse è rivolto alla rivelazione di inquinamenti atmosferici e al monitoraggio di molestie olfattive.

E' opportuno sottolineare che, in tutte le applicazioni, i nasi elettronici non dicono che "cosa è buono e che cosa è cattivo", ma "che cosa è diverso": per arrivare a una capacità critica di ispezione olfattiva è necessario del tempo per addestrare il sistema e rendere la sua analisi affidabile e significante. L'efficacia pertanto delle nuove tecnologie proposte è fortemente legato a cosa queste sono chiamate a misurare e/o alla acquisizione di un adeguato set di dati di addestramento e calibrazione.

Capone ha spiegato che attualmente la ricerca nell'ambito dei nasi elettronici si sta orientando verso lo sviluppo di "nasi elettronici" di nuova generazione ibridi, che aggiungono all'architettura base del sistema altri moduli: preconcentrazione, separazione, rivelazione tramite combinazione di più tecnologie di gas-sensing (MS-sensori, GC-sensori, GC-IMS, GC-MS, etc.); l'obiettivo è di rendere il dispositivo più specifico nella identificazione e quantificazione di composti chimici in aria.

Un ulteriore obiettivo della ricerca è lo sviluppo di nasi elettronici idonei all'inserimento in reti di monitoraggio territoriale ed ambientale in tempo reale rivolto al contesto urbano e naturale delle Città (smart cities). Infatti, avere una rete capillare di nasi elettronici sempre attivi, tutti i giorni e in tutte le aree di una città, significherebbe avere un quadro complessivo della distribuzione di inquinanti, di cui possono giovarsi anche i modelli di previsione di inquinamento al fine di ridurre il degrado della qualità dell'aria.

La sfida delle smart cities è lanciata: spetta ai nostri amministratori coglierla in tutta la sua cogente importanza!
Redazione
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