09/05/2014 - 13:11

Sigarette: ogni anno 4600 mld di mozziconi finiscono nell'ambiente. Un danno incalcolabile

Si parla continuamente di quanto le sigarette facciamo male alla salute ma non abbastanza di quanto siano anche causa di un enorme danno ambientale. Proprio su questo aspetto si è concentrato uno studio della San Diego University, pubblicato su Current Environmental Health Reports, che ha riportato risultati ben più che allarmanti.
Secondo la ricerca americana infatti ogni anno vengono disperse nell'ambiente ben 4.600 miliardi di mozziconi di sigarette, circa il 75% del totale.
 
Buona parte delle sostanze chimiche prodotte dalla combustione del tabacco resta nelle cicche, spiega una ricerca dell'Enea sull'impatto ambientale delle cicche sigarette. Di conseguenza, vista l'enorme quantità di sigarette consumate ogni anno nel mondo, anche il piccolo mozzicone diventa un'importante fonte di inquinamento. Da qui nasce l'esigenza di classificare le cicche come rifiuto pericoloso per l'ambiente e la necessità di provvedere ad una loro raccolta differenziata, ricorda l'Enea.
 
Normativa. Al momento infatti non esistono norme che regolano lo smaltimento di questo tipo di rifiuti che viene dunque abbandonato ovunque senza alcun criterio e attenzione. Nel nostro Paese per esempio il codice della strada punisce solo chi getta i mozziconi dal finestrino della propria auto, ma non chi li getta a terra mentre passeggia in un parco. E che fine fanno? Rischiano di rimanere nell'ambiente anche per dieci anni perché le cicche inquinano quanto i rifiuti industriali e sono destinate a bruciare in un impianto dotato dei sistemi di depurazione adatti a mantenere le emissioni al di sotto dei limiti previsti dalla norma.
 
Sostanze contenute. Ma cosa contengono le sigarette per essere così dannose per l'ambiente? Il filtro delle sigarette è costituito da acetato di cellulosa, un materiale difficilmente degradabile (occorrono fino a circa 5 anni prima della completa degradazione). Su oltre 4.000 sostanze tossiche presenti nelle sigarette, una modesta parte resta nel filtro. La combustione del tabacco comporta l'immissione nell'ambiente di oltre 4.000 sostanze chimiche pericolose. Una certa quantità di queste sostanze sono presenti nel mozzicone di sigaretta: si tratta, ad esempio, di nicotina, benzene, ammoniaca, acido cianidrico e polonio-210, sostanze che possono avere effetti gravi sia per l'uomo sia per l'ambiente.
 
Raccolta e smaltimento. La raccolta delle cicche risulta particolarmente difficile a causa delle loro ridotte dimensioni. Infatti, rimangono facilmente intrappolate nelle fessure, nelle intercapedini, nei tombini e nei cespugli, dove i mezzi di pulizia manuali e meccanici non riescono ad arrivare. Negli ambienti naturali si rende addirittura necessaria una raccolta manuale, con costi elevati, per rimuoverle dalle rocce, dalla vegetazione e dalle spiagge.
 
Possibili soluzioni. Secondo i ricercatori americani ci sarebbero alcune soluzioni: prima di tutto sensibilizzare il più possibile l'opinione pubblica sulla tossicità e l'alto impatto ambientale dei mozziconi, applicare il principio della responsabilità estesa di produttori di sigarette, inserire sulle etichette dei pacchetti tutte le informazioni sulla tossicità ambientale di questo prodotto oppure (una ipotesi su cui sta lavorando il governo americano) chiedere alle multinazionali del tabacco i costi relativi alla pulizia delle strade (e di tutti gli ambienti esterni) infestate dalle cicche di sigarette. 
Rosamaria Freda
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