25/09/2015 - 08:37

Scandalo Volkswagen, Ue: tolleranza zero e rispetto delle norme su emissioni inquinanti

Una informazione quanto più completa possibile, tolleranza zero e rigoroso rispetto delle norme comunitarie in materia di emissioni inquinanti.
E' quanto ha chiesto la commissione Europea sullo scandalo che ha coinvolto la casa automobilistica Volkswagen che sembra aver usato un software "impianto di manipolazione" per aggirare le norme sulle emissioni di alcune sostanze inquinanti nell'aria.

La Commissione ha inoltre invitato i governi dell'Ue a svolgere le le necessarie indagini sulla situazione dei veicoli venduti in Europa e a garantire che le norme sulle emissioni inquinanti Ue siano scrupolosamente rispettate.

Quanto al futuro, gli Stati membri dovranno accordarsi rapidamente sulle misure definitive necessarie affinché le misure delle emissioni di inquinanti atmosferici utilizzati per omologare i veicoli riflettano quanto accade in condizioni reali di guida e non possano essere in alcun modo manipolate.

All'inizio del 2016, e dopo che saranno completati i necessari test di laboratorio, la commissione Ue punta anche ad introdurre una nuova guida comunitaria che analizzi il procedimento di emissione delle sostanze inquinanti nell'atmosfera, anche se - continua il gruppo di lavoro - è ancora necessario trovare un accordo sul trattamento di omologazione da mettere in atto in caso di divergenza tra i risultati di laboratorio e le prove di guida reali, ovviamente sempre in relazione alle emissioni inquinanti. L'accordo su queste norme consentirà all'Ue di avere un sistema di analisi delle emissioni di guida reale e dettagliato. 

"Il nostro messaggio è chiaro:. tolleranza zero in materia di frodi e il rispetto rigoroso delle norme comunitarie. Abbiamo bisogno di una completa informativa e solide prove sulle emissioni inquinanti attualmente in atto" ha detto il commissario Ue Elżbieta BieÅ„kowska, responsabile per il mercato interno, industria, imprenditoria e le PMI, invitando la presidenza lussemburghese del Consiglio a mettere la questione all'ordine del giorno del Consiglio Competitività dellUe che si terrà il prossimo primo ottobre.
Rosamaria Freda
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