26/04/2017 - 11:39

Rinnovabili: con l'eolico 50 milioni di barili di petrolio in meno entro il 2030

Secondo lo studio dell'Anev (Associazione nazionale energie del vento), l'eolico potrebbe contribuire in maniere consistente al raggiungimento degli obiettivi energetici e climatici fissati al 2030.
eolico
L'associazione nazionale energie del vento, Anev, ha pubblicato uno studio intitolato "Il contributo dell’eolico italiano per il raggiungimento degli obiettivi al 2030" secondo cui l'energia eolica avrebbe un potenziale (sino al 2030) di 17 mila megawatt con una produzione in grado di superare i 36 terawattora. Se le stime fatte dall'Anev fossero confermate, l'eolico sarebbe in grado di far risparmiare circa 50 milioni di barili di petrolio, con un risparmio di CO2 emessa nell'atmosfera pari a circa 25 milioni di tonnellate.

L'eolico non consuma materie prime e rispetto ad altre fonti energetiche non ha impatti negativi sull'ambiente. Secondo una nota diffusa sul sito dell'Anev: "L'eolico non comporta trivellazioni, estrazioni, raffinazioni o costruzioni di oleodotti. Non produce emissioni dannose per l’atmosfera come la CO2 o altri gas serra. Inoltre, non comporta una variabilità nel costo dell’energia, rappresentando un’innovazione tecnologica dall’alto potenziale energetico. Non produce rifiuti radioattivi, non consuma combustibili, ha impatto minimo sulla fauna avicola, riduce la dipendenza energetica e l’importazione di materie prime e porta benefici alla bilancia commerciale".

Luca di carlo, segretario scientifico dell'Associazione, si augura che il documento sulle potenzialità dell'energia eolica in Italia possa essere un valido supporto nella definizione del piano energetico nazionale in previsione degli obiettivi europei su clima ed energia fissati per il 2030.
Tommaso Tautonico
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