01/01/2013 - 01:00

Rinnovabili: APER propone modifica al MSE

APER - Associazioni Produttori Energia da Fonti Rinnovabili ha inviato al ministro Romani una proposta di modifica ed integrazione delle disposizioni relative all'incentivazione della produzione elettrica da fonti rinnovabili contenute nel d. lgs. 28/2011.
 
In sintesi, APER propone di abolire gli effetti retroattivi introdotti dal decreto di recepimento della direttiva 2009/28/CE e alcune azioni per garantire gli aspetti di sostenibilità finanziaria.
La proposta infatti permette di contenere l'onere per l'incentivazione in linea con le attese recentemente espresse nel corso del dibattito sul fotovoltaico e, contemporaneamente, di mantenere i meccanismi fondanti del sistema "conto energia" senza dover introdurre meccanismi di graduatorie e registri di difficile definizione, attuazione e verifica.
 
Due sono i principali interventi auspicati: fissazione immediata dei futuri valori di incentivazione per gli impianti (gran parte dei quali già in esercizio) che migreranno dal sistema dei Certificati Verdi a quello dell'incentivazione amministrata a partire dal 2016; definizione di un nuovo meccanismo di incentivazione per il fotovoltaico, mediante il quale sia anche possibile tutelare le iniziative già avviate con legittimo affidamento al III Conto Energia Fotovoltaico. contenimento dell'onere per l'incentivazione in linea con le attese recentemente espresse nel corso del dibattito sul fotovoltaico e, contemporaneamente, permette di mantenere i meccanismi fondanti del sistema "conto energia" senza dover introdurre meccanismi di graduatorie e registri di difficile definizione, attuazione e verifica.
 
Per quanto riguarda la transizione dal sistema dei certificati verdi al nuovo sistema di incentivazione (comma 3 dell'art.24) APER ritiene necessario che "il valore dell'incentivo alla produzione applicabile a partire dal 2016 sia pari al livello medio del valore di ritiro dei certificati verdi rilasciati per le produzioni negli anni dal 2011 al 2015 (anni in cui si verifica l'obbligo di ritiro su base annuale). Tale valore unitario è stimabile in un range tra 83 e 87 €/MWh e comporterebbe oneri annuali di andamento decrescente nel tempo legati alla dinamica di esaurimento della durata dell'incentivazione".
 
Riportiamo di seguito le linee guida per il nuovo sistema incentivante, da adottarsi entro e non oltre aprile 2011, così come diffuse dall'associazione.
1. adozione di un sistema di salvaguardia dei progetti che hanno fatto affidamento sui sistemi incentivanti di cui ai cd. secondo e terzo conto energia; a tal fine si ritiene indispensabile prevedere per l'anno 2011 la conferma delle tariffe previste dal DM 6 agosto 2010 per gli impianti che siano in possesso di titolo abilitativo idoneo alla data di entrata in vigore del d.lgs n. 28/2011, e che raggiungano la "fine lavori certificata" entro il 31/12/2011; 
2. per tutti gli impianti che non rientrano nel regime di salvaguardia di cui sopra, adozione di un sistema incentivante strutturato, in termini di criteri tecnici di riconoscimento degli incentivi (tipologie, soluzioni impiantistiche, soglie di potenza, maggiorazioni etc.) analoghi al DM 6 agosto 2010 e che contempli i seguenti punti cardine: 
a. Nessun cap, annuale o cumulato, per tipologia o per taglia. 
b. Conferma del meccanismo di feed-in premium. 
c. Gli incentivi saranno assegnati a valle della dichiarazione di "fine lavori certificata" (come sarà definita da apposita comunicazione del GSE che dovrà essere emessa entro e non oltre 1 mese dall'adozione del nuovo sistema incentivante). 
d. Dal 1° giugno 2011, decremento delle tariffe del 10% rispetto a quelle previste dal DM 6 agosto 2010 per il secondo quadrimestre 2011. 
e. Gli adeguamenti successivi saranno in funzione del raggiungimento di scaglioni di potenza di 1 GW. Al raggiungimento di ogni scaglione, le tariffe saranno decurtate di un ulteriore 6% a valle di un periodo di grace period di 90 giorni. 
f. Il GSE dovrà aggiornare e rendere pubblico con cadenza almeno quindicinale un registro degli impianti per cui è stata raggiunta la "fine lavori certificata". 
g. Mantenere differenziate le tariffe per impianti su coperture e a terra (privilegiando le coperture). 
h. Mantenere l'attuale differenziazione per taglie di potenza (privilegiando i piccoli impianti).
i. Mantenere il premio per rimozione amianto.
Infine l'associazione, riferendosi al parere espresso dalla X Commissione del Senato sull'utilizzo dei terreni agricoli a fini fotovoltaici, auspica un riallineamento.
Lisa Zillio
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