02/12/2014 - 18:59

Rifiuti. WWF: oltre al danno ambientale la beffa del danno economico

La mancata azione su temi ambientali costa caro ai contribuenti. Purtroppo non stupisce l’ennesima condanna dell’Italia per la totale mancanza di gestione del problema rifiuti - denuncia il WWF - condanna che questa volta comporta pesanti ripercussioni economiche che ogni contribuente italiano dovrà pagare, anche i più virtuosi. E’ dal 2007 che la Corte di giustizia Europea ha censurato pesantemente il nostro Paese per non aver rispettato "in modo generale e persistente", gli obblighi comunitari sulla gestione dei rifiuti, in particolare le discariche di rifiuti.
La censura riguarda tutta l’Italia: sono 218 discariche in 18 delle 20 Regioni italiane a essere non conformi alle regole che tutelano l’ambiente e la salute, come può confermare il WWF che segue decine di casi giudiziari con processi e denunce che vanno dalla Sicilia all’insospettabile Alto Adige.  

Come ci ricorda la Corte europea non è affatto sufficiente chiudere una discarica e coprirla di terra.

Le discariche di rifiuti “tal quali” sono vietate in Europa dal 2000 (con le Direttive 91/156 e 94/62 CE, attuate solo in teoria con il decreto 22/1997 noto come Decreto Ronchi).

L’Italia invece che chiudere, mettere in sicurezza e bonificare le vecchie discariche e approntare un sistema moderno e sostenibile di gestione dei rifiuti, che attui riduzione, riciclo e riuso continua a ‘risolvere’ il problema nascondendo la polvere sotto il tappeto e tollerando ancora centinaia di discariche abusive.

La ”terra  dei fuochi” (uno dei crimini  di natura contro cui le guardie volontarie del WWF continuano a combattere e su cui è in corso la campagna WWF http://criminidinatura.wwf.it/ ) è solo il fenomeno più conosciuto e drammatico. E’ noto come l’aumento ormai vorticoso di malattie, anche gravi, in Italia sia legato a questo genere di problemi mai risolti e la Penisola è ormai satura di rifiuti interrati malamente e illegalmente ovunque, comprese sostanze molto tossiche e nocive.

"Sono oltre quaranta i casi pendenti d’infrazioni comunitarie in materia ambientale che riguardano, oltre ai rifiuti, le acque, le bonifiche di siti inquinati, le Valutazioni ambientali, la tutela di habitat e fauna selvatica. Non è più tollerabile una tale situazione. Il WWF chiede che il Governo in stretta collaborazione con le Regioni e con le aziende metta fine a questa situazione e attui finalmente in maniera rigorosa i principi europei di prevenzione, precauzione e “chi inquina paga” ha dichiarato Donatella Bianchi Presidente WWF Italia.
Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile