20/12/2018 - 14:08

Riciclo oli e grassi esausti: RenOils, la novità del 2018 nella raccolta e recupero

Circular Economy. Il Consorzio RenOils raggruppa 254 associazioni e imprese della filiera: produttori, riciclatori e recuperatori di oli e grassi esausti ed ha ideato R_O_S, il primo sistema di monitoraggio del recupero dell’olio esausto.

Riciclo oli e grassi esausti: RenOils, la novità del 2018 nella raccolta e recupero

Ambiente ed Ecologia. La novità del 2018 nel settore della raccolta e recupero oli e grassi vegetali e animali esausti è la nascita del consorzio nazionale RenOils. 

Costituito nell’ottobre 2016 da Assitol (Associazione italiana dell’industria olearia), A.R.O.E. (Associazione nazionale italiana delle aziende di recupero oli e grassi vegetali e animali esausti), AssimpreseItalia nazionale, Assograssi e Papa srl, immediatamente operativo, ha ottenuto il riconoscimento da parte del ministero dell’Ambiente il 6 aprile 2018.

Economia circolare. RenOils aggrega attualmente 254 associazioni e imprese della filiera (produttori, riciclatori e recuperatori del rifiuto).
Nasce dalla volontà degli imprenditori del settore, con due obiettivi: contribuire in modo efficiente e partecipato alla gestione del sistema del riciclo degli oli esausti e aumentare le percentuali di recupero.

Dinamicità, trasparenza, riduzione dei costi: queste le parole chiave di una nuova realtà dotata di una struttura snella e agile, per contenere al massimo i costi e agire con trasparenza al servizio dei propri associati, dell’ambiente, della collettività.

Il Consorzio svolge un ruolo attivo nella politica ambientale, a supporto del Mattm, attraverso azioni di monitoraggio, comunicazione e formazione ambientale, promozione di studi di settore e ricerca tecnologica.

RenOils ha progettato R_O_S (RenOils Recycling_Oils_System), il primo sistema di monitoraggio del comparto degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti. Realizzato grazie alla collaborazione con In-Time, spin-off dell’Università di Roma Tor Vergata, R_O_S opera su base geografica e si avvale di una piattaforma web operativa da aprile 2018.

A ottobre la banca dati aveva già censito e gestito 100mila transazioni che documentano i flussi di origine e destinazione degli oli, coinvolgendo 189 soggetti di filiera e 40mila produttori di rifiuto.

Tracciabilità e sostenibilità ambientale. Secondo Ispra, uno degli aspetti di maggior criticità dell’intero settore è legato all’assenza di informazioni sui quantitativi complessivi di rifiuti prodotti: l’implementazione di idonei sistemi di monitoraggio e tracciabilità rappresenta dunque un elemento di primaria importanza. 

Tali sistemi dovrebbero portare a quantificare, o quanto meno stimare, la produzione su scala nazionale e a livello di singolo contesto territoriale, per fornire una base conoscitiva indispensabile per la programmazione e l’organizzazione dei sistemi di raccolta e riciclo.

Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile
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