18/09/2012 - 15:43

Remtech e Sismo: bonifiche dei siti industriali e rischio sismico

In tema di bonifiche dei siti contaminati, lunedì 17 settembre presso la sede dell'ISPRA, si è tenuta una Conferenza stampa di presentazione di RemTech Expo 2012, il salone sulla bonifica dei siti contaminati, e di Sismo (Ferrara, 19/21 settembre 2012), unico evento in Italia dedicato al rischio sismico (conoscenza, pianificazione, mitigazione).
L'importanza della protezione del suolo è riconosciuta sia nell'ambito dell'Unione Europea che a livello internazionale. Già nel 1992, durante il Summit della Terra di Rio de Janeiro, furono adottate una serie di dichiarazioni riguardanti la protezione del suolo. Nel 2001 la Strategia per lo Sviluppo Sostenibile dell'Unione Europea ed il VI Programma Comunitario di Azione Ambientale, hanno sancito l'obiettivo di proteggere il suolo dall'erosione e dall'inquinamento.

A tal riguardo, suscita particolare importanza la trasformazione dei siti da un uso "naturale" (quali foreste e aree umide) ad un uso "semi-naturale" (quali coltivi) o, addirittura, "artificiale" (quali edilizia, industria, infrastrutture). Tali transizioni, oltre a determinare la perdita, di suolo fertile, generano ulteriori impatti negativi, quali frammentazione del territorio, riduzione della biodiversità, trasformazioni del ciclo idrogeologico e mutamenti microclimatici. Inoltre l'incremento e la espansione delle aree urbane e delle infrastrutture connesse, determinano un aumento del fabbisogno di trasporto e del impiego di energia, con conseguente crescita dell'inquinamento acustico, delle emissioni di inquinanti atmosferici e di gas serra.

Quando si parla di "sito contaminato" ci si riferisce a "tutte quelle aree nelle quali, in seguito ad attività umane svolte o in corso, è stata accertata un'alterazione delle caratteristiche qualitative dei terreni, delle acque superficiali e sotterranee, le cui concentrazioni superano quelle imposte dalla normativa". Secondo i dati ISPRA, in Italia, nel 2012, risultano oltre 15.000 i siti potenzialmente contaminati, 4.314 quelli contaminati, oltre 5.000 i siti nei quali sono stati avviati interventi di messa in sicurezza e/o bonifica, e oltre 3.000 sono quelli bonificati.

Il tema della bonifica dei siti inquinati ha assunto un crescente rilievo nel quadro della tutela ambientale, in concomitanza alla maggiore sensibilità da parte dei soggetti privati e pubblici implicati. La bonifica è un insieme di azioni che coinvolgono sia aspetti tecnici che giuridici. I primi riguardano l'aspetto materiale: dalla caratterizzazione all'intervento passando attraverso i costi, mentre i secondi delimitano il campo delle responsabilità, stabiliscono le competenze e determinano i procedimenti. "Qualunque fatto doloso o colposo commesso in violazione di disposizioni di legge (...) che comprometta l'ambiente (...) obbliga l'autore del fatto al risarcimento nei confronti dello Stato". Il principio "chi inquina paga" introduce la responsabilità specifica del soggetto che, esercitando un'azione pregiudizievole a livello ambientale, diventa responsabile del danno arrecato.

Il tema della bonifica dei siti inquinati ha la sua prima vera definizione con il decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, (Decreto Ronchi) in cui si conferma l'obbligo da parte del responsabile dell'inquinamento di procedere (a proprie spese) agli interventi di messa in sicurezza, di bonifica e di ripristino ambientale dei siti inquinati. Si introduce, inoltre, la possibilità del contributo pubblico per un intervento di bonifica quando sussistono preminenti interessi pubblici congiunti a esigenze di tutela della salute pubblica, dell'ambiente e dell'occupazione. Esigenze non sempre facili da associare. Sono sempre più numerosi, infatti, i siti industriali che da una parte richiedono importanti interventi di bonifica e dall'altra spingono verso la necessità di poter proseguire la loro attività economica e produttiva: ne è esempio il caso di Ilva.

Proprio in tema di bonifiche dei siti contaminati, lunedì 17 settembre presso la sede dell'ISPRA, si è tenuta una Conferenza stampa di presentazione di RemTech Expo 2012, il salone sulla bonifica dei siti contaminati, e di Sismo (Ferrara, 19/21 settembre 2012), unico evento in Italia dedicato al rischio sismico (conoscenza, pianificazione, mitigazione).

Gli incontri previsti a RemTech punteranno a chiarire se l'Italia è abbastanza all'avanguardia in tema di bonifiche e di tecnologie. Il dibattito sulla capacità dell'Italia ad affrontare tali necessità toccherà anche la vicenda che ha coinvolto l'Isola del Giglio, dopo l'affondamento della Costa Concordia.

Per quanto riguarda, poi, la parte più strettamente attinente al rischio sismico, attraverso piattaforme mobili verrà simulato un sisma e saranno riprodotti gli effetti devastanti che un terremoto può produrre su un territorio. È noto, infatti, che in vaste aree del territorio italiano la sismicità, costituisce un fattore di pericolosità naturale molto importante che, associato all'elevata vulnerabilità dei siti, dovuta alla massiccia presenza di insediamenti umani ed alle relative infrastrutture, determina un elevato livello di rischio. Terremoti recentissimi come quello dell'Emilia dello scorso maggio, caratterizzato da un'elevata magnitudo, hanno evidenziato la non conformità di gran parte degli edifici italiani ai criteri antisismici. In considerazione del fatto che sismi anche modesti per magnitudo possono comunque provocare danni considerevoli, una serie di incontri e convegni saranno incentrati sul tema della gestione delle macerie, che ancora segna il suo ingente peso in Abruzzo, e sulla normativa in materia di prevenzione e antisismica.

(autore: Angela De Pascale)
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