07/07/2015 - 22:00

Rapporto Ecomafie Legambiente: per Atia Iswa Italia servono impianti di recupero e norme certe per combattere crimini e illegalità

Oltre 22 miliardi di fatturato, 80 reati al giorno, +26% per le infrazioni nel settore dei rifiuti: per l’Associazione che riunisce i tecnici gestori dei rifiuti in Italia è tempo di confezionare un quadro normativo più comprensibile e funzionale.
Le Ecomafie sembrano inarrestabili: nel 2014 il giro d’affari collegato ai reati ambientali ha superato quota 22 miliardi.

Stiamo parlando di 7 miliardi in più rispetto al 2013. Quasi 30.000 i reati accertati, 80 al giorno, 4 ogni ora. Numeri allarmanti.

Il settore dei rifiuti fa registrare l’incremento più alto (+26%), anche il ciclo del cemento non è da meno (+4.3%).

Il Rapporto Ecomafie di Legambiente non lascia molto spazio alle interpretazioni: il business illegale collegato all’ambiente è assolutamente vivo e vegeto.

La Puglia è al primo posto della classifica regionale degli illeciti. Il Lazio è la prima regione del centro Italia, la Liguria la prima del nord mentre la Lombardia è al numero 1 per le indagini sulla corruzione.

ATIA ISWA, l’Associazione che riunisce i tecnici gestori dei rifiuti in Italia, ribadisce che non basta investire in attività virtuose come la raccolta differenziata: servono impianti di recupero senza i quali lo sforzo quotidiano dei cittadini risulta vano e paradossale.

L’illegalità è anche il frutto di norme incomprensibili e ambigue, che strozzano le imprese pubbliche e private per favorire indirettamente quelli “invisibili” e collegate al crimine.

Raccogliamo testimonianza diretta di Paola Muraro, Presidente di ATIA ISWA ITALIA:

“Il governo interviene sul caso Monfalcone con decreto ad hoc ma non interviene per risolvere le criticità, riscontrate sulla caratterizzazione dei rifiuti in seguito all'entrata in vigore della normativa europea,  che stanno mettendo in ginocchio le  imprese che producono rifiuti. Faccio appello al ministro Galletti che intervenga quanto prima sulla vicenda. Questo aspetto di certo non interessa le aziende che gestiscono illecitamente; queste continuano a commettere reati in quanto " invisibili". ATIA ISWA è disponibile a fornire il proprio contributo tecnico e di pensiero per una soluzione che vada a tutelare tutte quelle Aziende che invece hanno sempre agito nel massimo rispetto dell'ambiente e della normativa di settore."

Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile