30/01/2015 - 13:00

Parco Nazionale dello Stelvio: primo passo verso l'unità del parco

"E' un primo passo che dà ragione alle maggiori associazioni ambientaliste, in particolare al Club alpino italiano e al Touring club italiano, che sono stati negli anni 30 i principali promotori del Parco Nazionale dello Stelvio e che in questi mesi si sono schierati per il mantenimento della unitarietà del Parco".
"Ora dobbiamo verificare che il coordinamento del Parco previsto dalla Norma di delega non abbia solamente funzioni precarie e di poco peso, ma abbia tutti i poteri di pianificazione previsti dalla Legge sulle Aree Protette (l. 394). Solo con una governance unitaria e forte del Parco nazionale potremo porci l'obiettivo di creare una rete transnazionale di Aree protette che guardi alla vicina Engadina svizzera e all'Adamello Brenta, da cui può scaturire la più grande realizzazione di tutela ambientale di livello europeo".

Queste le parole con le quali Umberto Martini, Presidente generale del Club alpino italiano, e Franco Iseppi, presidente del Touring club italiano, hanno commentato l'accordo raggiunto a Roma fra le Province autonome di Trento e Bolzano, la Regione Lombardia, il sottosegretario agli affari regionali Gianclaudio Bressa e il sottosegretario all'ambiente Barbara Degani. "La proposta scaturita dal tavolo di confronto, che assegna la gestione del Parco Nazionale dello Stelvio agli Enti regionali e provinciali, ha evidenziato una novità: una dichiarata volontà di salvaguardare la dimensione unitaria del parco, di cui si farebbe garante lo Stato. A quest'ultimo sarebbe affidato il controllo dell'applicazione delle linee guida e degli atti di indirizzo elaborati ai fini della stesura del Piano del Parco e del relativo Regolamento attuativo".

I due presidenti hanno concluso: "ora vedremo come il Governo scriverà la Norma definitiva. Al momento infatti non è chiaro attraverso quali strumenti il Coordinamento del Parco Nazionale dello Stelvio sarà messo nelle condizioni di pianificare e di programmare. La pressione del Club alpino italiano e del Touring club italiano deve quindi continuare, insieme alle altre associazioni ambientaliste, per garantire in positivo al Parco i suoi caratteri di parco nazionale, per la tutela e la promozione di quei grandi ambienti montani e umani che gli appartengono e che sono di inestimabile valore per chi vi abita e per la collettività nazionale".
Tommaso Tautonico
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