Orsa Daniza: il Ministero dell'Ambiente risponde sul caso

"La modifica al piano d'azione interregionale per la conservazione dell'orso bruno nelle Alpi centro-orientali (PACOBACE), avallata dalla Provincia di Trento a luglio 2014, che introduce il concetto di «orso dannoso», nonché la possibilità di catturare tale specie ai fini della «captivazione permanente» è per noi in contrasto con la normativa comunitaria e nazionale, che considera l'orso bruno "specie di interesse comunitario", oltre che "specie particolarmente protetta anche sotto il profilo sanzionatorio, ancor più che l'orsa ha reagito in maniera assolutamente naturale di fronte a quello che ha percepito come una minaccia per i suoi piccoli e ancor più se si considera che si sono investiti milioni di euro per la sua tutela in questi territori. Ma secondo il Ministro il piano di ripopolamento è stato un successo".

Queste le parole della deputata M5S Chiara Gagnarli, a margine della seduta della Commissione ambiente, in cui il Ministero dell'ambiente ha risposto alle sue 2 interrogazioni presentate tra luglio e settembre in merito alla vicenda dell'Orsa Daniza. "Le risposte, che hanno in gran parte comunicato dati che già conoscevamo, non ci convincono e rimane il fatto che a due mesi dall'uccisione di Daniza non abbiamo ancora avuto ancora alcuna risposta che chiarisca l'accaduto con una vera assunzione di responsabilità". "Ancora una volta - conclude la Deputata m5S Gagnarli - si mette a nudo l'incapacità di gestione della fauna protetta da parte degli Enti preposti, che etichettando come dannosi animali che non riescono a gestire ricorrono sommariamente a misure drastiche macchiandosi di gravi colpe come l'uccisione ingiustificata di una mamma che protegge i suoi cuccioli".