24/04/2019 - 13:01

Olitalia: azioni concrete per ridurre l’impatto ambientale in azienda e non solo

Olitalia, azienda italiana specializzata da oltre 30 anni nella produzione di oli e aceti, in occasione della Giornata Mondiale della Terra ha ribadito il proprio impegno per promuovere azioni concrete a supporto della sostenibilità ambientale in azienda e non solo, tramite progetti per ridurre l’utilizzo della plastica e utilizzare fonti energetiche rinnovabili.
 

impatto ambientale

Olitalia, azienda italiana specializzata da oltre 30 anni nella produzione di oli e aceti e presente oggi in oltre 120 paesi nel mondo, in occasione della Giornata Mondiale della Terra ribadisce il proprio impegno per promuovere azioni concrete a supporto della sostenibilità ambientale in azienda e non solo, tramite progetti per ridurre l’utilizzo della plastica e utilizzare fonti energetiche rinnovabili.
Il progetto Plastic No More
Olitalia ha lanciato il progetto Plastic No More, iniziativa avviata nel 2018, con l’obiettivo di abbattere del 30% il consumo di plastiche, entro il 2020,  grazie alla riduzione delle quantità impiegate  (alleggerendo contenitori e i materiali d’imballaggio ), al riciclo e  tramite l’utilizzo di materiali “sostenibili” e completamente compostabili alternativi alle plastiche. Numeri importanti poiché una riduzione del 30% delle plastiche corrisponde ad una diminuzione di circa 677 tonnellate all’anno. Plastic No More si pone come ulteriore obiettivo quello di strutturare una filiera di recupero e riciclo delle bottiglie in plastica al fine di aumentare il PET riciclato e riutilizzato e allo stesso tempo di avviare un progetto di ricerca finalizzato al reperimento di nuovi materiali biodegradabili e/o compostabili che possano sostituire bottiglie, tappi ed altri imballaggi.
Plastic No More è frutto del lavoro di numerosi partner, con la Stazione Zoologica “Anton Dohrn” di Napoli, come capofila nelle vesti del professor Silvestro Greco, Responsabile Scientifico, a cui si aggiungono importanti player come Slow Food International, l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Polieco, Coripet , le associazioni Lipu e MareVivo.

“La tutela dell’ambiente e l’attenzione alla sostenibilità sono parte del DNA di Olitalia e del nostro modo di lavorare. Per noi è stato naturale e necessario non solo includerla nelle strategie più importanti, ma anche quotidianamente nei gesti più semplici di cui ognuno di noi è protagonista. Tramite il progetto Plastic No More vogliamo applicare questo approccio a tutta la filiera produttiva e la creazione del Comitato Scientifico si inserisce nella direzione giusta per delineare le strategie e i progetti che ci permetteranno di ridurre concretamente l’impatto ambientale, a partire dal nostro interno, dove abbiamo sostituito la plastica monouso” ha commentato Angelo Cremonini, Presidente di Olitalia.

Stop alla plastica monouso in azienda
Il linea con le recenti direttive approvate dal Parlamento Europeo per l’abolizione degli articoli in plastica monouso, Olitalia si è impegnata ad intraprendere un percorso volto alla diminuzione dell’impiego della plastica (sgrammatura, R-PET, materiali alternativi compostabili) principalmente negli imballaggi dei prodotti finiti. A tal proposito all’interno dell’azienda sono stati eliminati i materiali monouso quali bicchieri, piatti, posate, cannucce e nei distributori automatici non sono più presenti bottigliette in plastica, mentre le bevande calde sono servite in bicchieri di carta e palette di legno.

Una valutazione interna ha messo in luce che solo nel corso del 2017 sono state consumate presso i distributori automatici presenti in azienda circa 10.000 bottigliette da 500 ml, alla luce di ciò, Olitalia ha deciso di sensibilizzare ulteriormente gli oltre 130 dipendenti distribuendo ad ognuno una borraccia in acciaio da 500 ml e installando diversi erogatori d’acqua all’interno di Olitalia e Acetaia per rifornirsi di acqua ambiente, refrigerata o frizzante.
 
Il Comitato Scientifico
Tra le iniziative più recenti si distingue in particolare la creazione di un Comitato Scientifico costituito da un pool di esperti della comunità scientifica, che, insieme all’azienda ha il compito di portare avanti ricerche per l’innovazione di prodotto elaborando strategie nel campo della sostenibilità sviluppando soluzioni concrete per ridurre l’impatto ambientale dell’azienda.
Fanno parte del Comitato Scientifico: il Presidente, il professor Silvio Greco, il Direttore operations Vaimer Ballotta, la prof.ssa Tullia Gallina Toschi (Unibo) esperta nel settore oleario , la dott.ssa Francesca Marino, nutrizionista, il Professor Pierluigi Zinzani, ematologo e i membri permanenti Silvia Mingione, per la Ricerca e sviluppo Processi e Ambiente, Daniela Natale, Ricerca e sviluppo Nuovi Prodotti e Gianni Tognoni, CCO di Olitalia a cui si aggiungono altri membri che vengono convocati sulla base dei temi specifici da affrontare.

L’impronta green dell’Azienda
La costituzione del Comitato Scientifico e il progetto Plastic No More si inseriscono in un più ampio percorso eco-sostenibile intrapreso da Olitalia. La sostenibilità e l’attenzione a limitare l’impatto ambientale sono parte del DNA dell’Azienda. Esempi concreti di questo impegno sono: 
·    L’acquisto di energia elettrica da fonte 100% green: a partire da luglio 2018 la fornitura di energia elettrica acquistata proviene esclusivamente da fonti rinnovabili.
·    Fotovoltaico: due gli impianti fotovoltaici che forniscono complessivamente una potenza pari a 377,85KW. Dal punto di vista ambientale ogni KW prodotto con fonte fotovoltaica evita di bruciare 0,25Kg di petrolio, evitando l’emissione in atmosfera di 0,3-0,7kg di CO2.
·    Illuminazione LED sistemi ad alta efficienza: A partire da novembre 2018 è iniziato il processo di sostituzione delle lampade dello stabilimento produttivo con sistema a LED, progetto che sarà completato nel corso del 2019 per adeguare anche i magazzini e l’ampliamenti degli uffici attualmente in costruzione.

Marilisa Romagno
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