27/10/2016 - 19:00

Occorre una maggiore cyber security per il settore energetico

A Roma durante la Terza Conferenza Nazionale Cyber Security Energia tenutasi il 25 ottobre è stato illustrato il report 'The road to resilience, managing and financing cyber risks' pubblicato dal World energy council (Wec) in collaborazione con Swiss recorporate solutions e Marsh & McLennan companies.
Il report 'The road to resilience, managing and financing cyber risks' presentato durante la Conferenza Nazionale Cyber Security Energia a Roma spiega che entro il 2018 l'industria petrolifera e del gas potrebbe spendere circa 1,87 miliardi di dollari all'anno per la sicurezza informatica. Oggi i rischi cyber sono in aumento sia in termini di sofisticazione sia di frequenza degli attacchi e destano grandi preoccupazioni nei leader del settore. Pertanto occorre sviluppare una strategia operativa globale per prevenire i pericoli informatici. E' fondamentare sviluppare misure tecniche adeguate in modo che sia le imprese quanto per il settore pubblico possano dedicarsi aulla resilienza informatica.

Il settore energetico nell'economia moderna riveste un ruolo fondamentale con l'emergere di reti e dispositivi intelligenti e questo lo rende un obiettivo particolarmente attraente per eventuali hacker. Il rapporto elenca poi una serie di raccomandazioni, ad esempio per il settore energetico bisogna abituarsi all'idea che la minaccia informatica è potenzialmente pericolosa al pari di un incidente ambientale. Le aziende dovrebbero attuare misure per prevenire, rilevare e rispondere alle minacce informatiche. Sul versante tecnico software, hardware, dovrebbero limitare l'accesso ai data center e fornire istruzioni chiare e regole per l'utilizzo di dispositivi esterni.

Marco Margheri, presidente del World Energy Council Italia, intervistato a Roma afferma: "La crescita esponenziale della tecnologia digitale costituisce nei grandi settori a rete uno dei possibili obiettivi di minaccia e quindi impone una crescita dell'attenzione dal punto di vista della sicurezza informatica. Inoltre il settore energetico stesso, nella sua trasformazione, sta adottando con velocità esponenziale tecnologie digitali che ne facilitano la riconversione e la transizione verso un modello energetico più resiliente e più sostenibile. Quindi in qualche misura, il tema della gestione del rischio cibernetico diventa una delle componenti chiave dell'architettura del nuovo sistema energetico".

"Se prendiamo in esame il caso dell'Italia", rileva Margheri, "quando parliamo dell'evoluzione digitale di tutto il sistema elettrico nazionale, con la diffusione dei contatori elettronici, con la diffusione dei contatori elettronici di seconda generazione che avremo, con la crescita del sistema informatico integrato come digitale del mercato elettrico italiano, stiamo parlando di una grande infrastruttura di crescita, ma quindi stiamo dicendo che l'attenzione alla resilienza e al rischio cibernetico deve diventare uno degli elementi chiave di costruzione di queste nuove architetture. Quindi, perché occuparsi di cyber security? Non solo perché cresce il rischio cibernetico complessivo, ma perché la difesa dal rischio cibernetico sia uno degli elementi di costruzione dei punti di forza dei nuovi investimenti nel settore energetico".
Marilisa Romagno
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