22/10/2015 - 07:31

Pmi, Mise: pronti 50 mln per giovani e donne. Al via domande dal 13 gennaio

Conto alla rovescia per le nuove agevolazioni alle imprese giovanili e femminili di micro e piccola dimensione.
Ad annunciarloè il ministero dello Sviluppo economico spiegando che, a partire dal prossimo 13 gennaio 2016 infatti, sarà possibile compilare, esclusivamente per via elettronica, le domande utilizzando la piattaforma informativa messa a disposizione nel sito internet di Invitalia. Le risorse finanziarie a disposizione sono pari a 50 milioni di euro.

Beneficiari. La nuova misura prevede che possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di micro e piccola dimensione in possesso del requisito della prevalente partecipazione da parte di giovani tra i 18 e i 35 anni o di donne, costituite in forma societaria da non più di dodici mesi dalla data di presentazione della domanda. E' prevista la possibilità di presentazione della domanda di agevolazione anche da parte di persone fisiche non ancora costituite in forma societaria, fermo restando l'onere per le stesse di costituzione entro quarantacinque giorni dalla data di comunicazione del positivo esito delle verifiche.
Iniziative ammissibili.

Sono ammesse alle agevolazioni le iniziative attivabili su tutto il territorio nazionale e promosse nei principali settori dell'economia quali:
- produzione di beni nei settori dell'industria, dell'artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli;
- fornitura di servizi alle imprese e alle persone;
- commercio di beni e servizi;
- turismo.

Sono stati individuati, inoltre, settori di particolare rilevanza per lo sviluppo dell'imprenditorialità giovanile e femminile, riguardanti:
- le attività turistico-culturali, intese come attività finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, nonché al miglioramento dei servizi per la ricettività e l'accoglienza;
- l'innovazione sociale, intesa come produzione di beni e fornitura di servizi che creano nuove relazioni sociali ovvero soddisfano nuovi bisogni sociali, anche attraverso soluzioni innovative.
Spese ammissibili. Le agevolazioni sono concesse, in regime de minimis, nella forma del finanziamento agevolato a tasso zero, della durata massima di 8 anni, a copertura di non più del 75 per cento delle spese. I programmi d'investimento devono prevedere spese non superiori a 1,5 milioni di euro.

Finanziamento. Le risorse finanziarie destinate all'intervento sono quelle del Fondo rotativo del ministero dell'Economia e delle finanze presso il soggetto gestore, Invitalia, pari attualmente a circa 50 milioni di euro, la cui consistenza si autoalimenta grazie ai rientri dei mutui relativi alle agevolazioni già concesse a partire dal 2006. La consistenza del Fondo, inoltre, potrà essere incrementata da ulteriori risorse comunitarie, nazionali e regionali.

Il Mise ricorda inoltre che il decreto legislativo n. 185/2000 di cui Invitalia è il soggetto gestore, è stata introdotto per modificare gli incentivi in favore dell'autoimprenditorialità. In particolare il testo si rivolge non solo ai giovani fino a 35 anni, ma anche alle donne indipendentemente dall'età, è applicabile non più nelle sole aree svantaggiate ma in tutto il territorio nazionale e non prevede l'erogazione di contributi a fondo perduto, ma solo la concessione di mutui agevolati a tasso zero, per investimenti fino a 1,5 milioni di euro (per singola impresa). Inoltre il provvedimento stabilisce che possano presentare la domanda di accesso alle agevolazioni le imprese costituite al massimo da 12 mesi e offre la di presentazione della domanda anche da parte di persone fisiche che intendono costituire una società, continua il ministero.

Le agevolazioni sono concesse, sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello, ai sensi e nei limiti del sopra citato regolamento de minimis, che prevede, in particolare, che le imprese possono beneficiare delle agevolazioni fino al limite massimo di 200 mila euro, tenuto conto di eventuali ulteriori agevolazioni già ottenute dall'impresa a titolo di de minimis nell'esercizio finanziario in corso alla data di presentazione dell'istanza e nei due esercizi finanziari precedenti. L'impresa beneficiaria deve garantire la copertura finanziaria del programma di investimento apportando un contributo finanziario, attraverso risorse proprie ovvero mediante finanziamento esterno, in una forma priva di qualsiasi tipo di sostegno pubblico, pari al 25% delle spese ammissibili complessive, conclude il Mise.
Rosamaria Freda
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