01/01/2013 - 01:00

Nel 2030 energia dal vento e più posti di lavoro

L’ economia mondiale ha basato la propria ripresa sull’ energie rinnovabili, che oltre ad offrire energia pulita potrà portare nuovi posti di lavoro. Nel 2020 è previsto un calo delle emissioni nell’ ordine di 1,5 mld di tonnellate di CO2 ogni anno che nel 2030 potrebbero diventare 34 mld di tonnellate.
Secondo il rapporto Global Wind Energy Outlook 2010 la produzione delle energie rinnovabili è in continuo aumento, si prevede che entro il 2030 la coperturà raggiungerà un quinto del totale e cioè il 22%. L’energia del vento potrà coprire il 12% della domanda globale di energia elettrica al 2020 e fino al 22% entro il 2030. Entro il 2030, 34miliardi di tonnellate di CO2 saranno risparmiati grazie ai 2.300 GW di nuovi impianti installati.

«L’energia eolica contribuirà in maniera determinante alla produzione di energia pulita», afferma Steve Sawyer, segretario generale del Gwec, «ma c’è bisogno di un impegno concreto da parte dei governi. La tecnologia eolica fornirà ai Paesi uno strumento fondamentale per affrontare le sfide del domani e realizzare la rivoluzione energetica di cui il nostro pianeta ha urgente bisogno».

A questo si affianca la possibilità di creare nuovi posti di lavoro, visto che finora si contano 600mila lavoratori nelle rinnovabili, ma entro il 2030 saranno oltre 3 milioni gli addetti del settore, soprattutto grazie all’ eolico.
Tutto ciò potrà avvenire solo se i governi si impegneranno a investire nelle fonti rinnovabili, realizzando così uno scenario più avanzato al fine di raggiungere un progresso condiviso e benfici per la comunità.
Marilisa Romagno
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