20/04/2015 - 14:00

Natura ed economia: Federparchi, Unioncamere e sindacati a confronto

La Federazione italiana dei Parchi e delle Riserve naturali insieme a Unioncamere e a CGiL CISL UIL regionale organizza un appuntamento nazionale in cui verra? presentato il rapporto "L'Economia reale nei Parchi Nazionali e nelle Aree naturali protette", realizzato da un gruppo di ricerca congiunto del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e di Unioncamere. Alla manifestazione ha gia? assicurato la partecipazione il presidente nazionale di Unioncamere, Ferruccio Dardanello.
Il Rapporto, nato con l'obiettivo di individuare, valutare e valorizzare iniziative economiche in grado di affiancare conservazione della biodiversità, produzione di beni comuni e creazione di valore, rappresenta un originale strumento di analisi e monitoraggio economico-statistico dell'evoluzione del mondo delle imprese private operanti all'interno dei territori delle aree protette. Nella sostenibilità e nell'economia a dimensione delle comunità locali c'è infatti l'essenza stessa - la "natura", appunto - del modello produttivo italiano. L'attenzione alle aree naturali protette diventa congeniale al tema dello sviluppo e del rilancio dell'economia su basi nuove.

Di nuovi modelli di sviluppo si parla sin dai tempi del lavoro del Club di Roma, che è tornato di recente anche un argomento di dibattito in prodotti culturali come il progetto film Last call (inserito recentemente nel Festival di cinema Spaesamenti). In Piemonte il dibattito sulla Green economy è stato oggetto di indagini approfondite nelle ricerche di IRES e il Parco del Po e Collina Torinese è lieto di ospitare questo incontro nazionale. Il commissario Fabrizio Oddone ha dichiarato: "L'incontro è per noi particolarmente importante perché si colloca nel dibattito intorno alla revisione e di legge del sistema legislativo regionale che è importante accompagnare con un rilancio dei legami fra i parchi e le politiche dell'agricoltura, della cultura e del turismo, oltre che della conservazione della biodiversità."

Il direttore Ippolito Ostellino ricorda che sul tema l'ente di gestione ha da tempo tentato l'avvio per definire un modello di redazione dello strumento , costituito dal piano socioeconomico, che nei parchi piemontesi costituisce il mezzo per programmare azioni nel campo del rapporto fra economia, parco e territorio e si augura che questa occasione per riprendere un discorso Interrotto per una politica di sistema in questo campo.
Tommaso Tautonico
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