01/01/2013 - 01:00

Moratoria sull'installazione di impianti eolici e riduzione degli incentivi!

Ecco quali sono le richieste al Governo delle associazioni ambientaliste e dei comitati. "La decisione del Governo di aumentare a 23.000 MW, entro il 2016 (con 4 anni di anticipo sulle scadenze del 2020), la potenza installata fotovoltaica dovrebbe almeno scongiurare l'installazione di nuovi impianti eolici. Essi, infatti, rappresentano la massima preoccupazione per il paesaggio, perché hanno già causato danni irreparabili in molte zone del mezzogiorno e delle isole ed ora minacciano anche le zone naturalisticamente pregiate (e sempre meno ventose) del centro-nord".
Questa, in sintesi, la posizione espressa da dieci Associazioni ambientaliste nazionali e da numerosi Comitati e Associazioni territoriali in una lettera inviata ai Ministri dello Sviluppo economico, dell'Ambiente, dei Beni culturali, dell'Agricoltura, del Turismo e dell'Economia, in previsione degli attesi provvedimenti di attuazione del dlgs 28 - 2011 sulle rinnovabili, in particolare di quello che riguarderà gli incentivi per gli impianti eolici. In particolare le Associazioni chiedono al Governo di: effettuare un censimento degli impianti già installati e di quelli già autorizzati su tutto il territorio nazionale; procedere a una moratoria dell'installazione di impianti eolici, perché come sostenuto dal Tavolo della domanda di Confindustria comportano "rischi di collasso" per il sistema elettrico e "una grave debacle per il sistema industriale italiano"; ridurre di 4.000 MW la quota prevista dal PAN per l'eolico perché, rispetto agli impegni comunicati all'Unione europea, tale riduzione è compensata dal maggior apporto da impianti fotovoltaici (siamo già a 12.000 MW rispetto agli 8.000 MW comunicati all'UE); ridurre gli incentivi all'eolico per gravare il meno possibile sulle bollette degli utenti, soprattutto in una fase di crisi economico-finanziaria; affrontare il tema della decarbonizzazione del nostro sistema Paese, partendo da un approccio multidisciplinare, scevro da ideologie preconcette, concertato e soprattutto basato sul maggior valore aggiunto in termini di risultato nella lotta ai gas serra. La lettera reca le firme di Italia Nostra, AMICI DELLA TERRA, LIPU, Comitato nazionale del Paesaggio, Comitato per la Bellezza, LIPU, Mountain Wilderness, Movimento Azzurro, VAS (Verdi Ambiente e Società), Terra Celeste e ben 33 tra Comitati e Associazioni territoriali.
Tommaso Tautonico
autore