Moda sostenibile. Tessuti ecologici dagli scarti delle arance

L'azienda siciliana Orange Fiber in collaborazione con il Politecnico di Milano ha sviluppato un'innovativa tecnologia made in Italy grazie alla quale è possibile trasformare gli scarti di agrumi in filati a basso impatto ambientale. Può nascere quindi una moda più sostenibile, con tessuti ecologici a partire da una bella spremuta di arancia. I tessuti ottenuti con la nuova tecnologia sono pregiati e dotati di proprietà simili alla seta e viscosa, possono essere colorati e stampati, e come il jersey i tessuti possono anche essere resi elasticizzati.

Il progetto consiste in un processo chimico che permette di lavorare gli scarti direttamente nell'azienda che produce spremute, ottenendo una cellulosa purificata atta alla filatura. La nuova tecnologia è andata già in passerella con gli abiti di Salvatore Ferragamo, ma l'obiettivo è quello di passare ad una produzione su scala industriale.

Enrica Arena, co-fondatrice di Orange Fiber, spiega: "Il nostro obiettivo è quello di sfruttare gli scarti delle arance usate per le spremute industriali: questo mix di bucce e semi equivale alla metà del peso dell'arancia fresca. Ogni anno in Italia ne produciamo oltre 700.000 tonnellate". Continua Arena: "Ferragamo ha utilizzato questo materiale per produrre un intero outfit, inclusi vestiti, borse e scarpe. Ora cerchiamo dei partner industriali che ci permettano di cogliere al volo l'interesse che abbiamo suscitato".

Il progetto dell'azienda siciliana Orange Fiber ha partecipato anche all'l'iniziativa "Circular Bioeconomy Arena Meeting",  promossa dal cluster nazionale della chimica verde Spring con Assobiotec e Gruppo Intesa Sanpaolo. Tale iniziativa dà la possibilità di incontrare imprese e progetti innovativi alla ricerca di capitali con gli investitori finanziari e corporate di tutto il mondo.