24/11/2015 - 14:14

Mise: nel 2014 destinati 5 mld di incentivi alle imprese. Pochi rispetto al resto dell'Ue

Nel corso del 2014 sono state concesse agevolazioni alle imprese per quasi 5 miliardi che hanno trainato investimenti per circa 10 miliardi di euro.
E' uno dei dati che emerge dalla Relazione sugli interventi di sostegno alle attività economiche e produttive 2015 elaborata dalla direzione generale per gli incentivi alle imprese del ministero dello Sviluppo economico.
 
In ottica cumulata (2009-2014), i dati rivelano che sono state concesse agevolazioni per 27 miliardi di euro a fronte di 91 miliardi di investimenti attivati. In crescita, rileva il Mise, sia i Contratti di sviluppo che gli interventi nelle zone franche urbane e il Bando investimenti Innovativi. A beneficiarne soprattutto le imprese del Sud: nel Mezzogiorno infatti si registra una maggiore concentrazione delle risorse concesse con quasi 2,6 miliardi, pari al 52% delle concessioni totali. 
 
Dal rapporto emerge inoltre, sempre nel periodo che va dal 2009 al 2014, un totale di agevolazioni concesse a livello di amministrazioni centrali pari a circa 12,7 miliardi, un ammontare di agevolazioni erogate pari a 12,9 miliardi e un livello di investimenti agevolati superiore a 42 miliardi. 
 
Il Fondo di garanzia per le Pmi si conferma, per operatività ed effetto leva sulla propensione a investire dei privati, lo strumento di agevolazione perno dell'intero sistema italiano di sostegno al tessuto economico e produttivo mentre la "Nuova Legge Sabatini" rappresenta per il 2014 la principale novità.. 
 
Ma in un'ottica europea l'Italia nel corso degli ultimi dieci anni, ha progressivamente destinato sempre meno risorse in aiuti di Stato per il sostegno al tessuto economico e produttivo, collocandosi in una posizione di fanalino di coda dell'Unione europea. Rispetto agli altri principali competitor europei, ad eccezione del Regno Unito che presente un analogo livello di spesa, il gap di spesa per il nostro Paese è rilevante. Il divario, in particolare, risulta molto ampio rispetto alla Francia, che registra un valore pari allo 0,60% del PIL. 
 
Lo spaccato relativo alla focalizzazione della spesa per gli obiettivi di politica industriale (R&S&I, Tutela ambientale e Sviluppo regionale), tuttavia, mostra una alta concentrazione delle risorse verso la R&S&I. Per líItalia, infatti, la percentuale di spesa rispetto al totale degli aiuti in R&S&I è seconda solo alla Spagna. 
 
Risultati del tutto diversi, al contrario, si possono osservare con riferimento alla percentuale di spesa in aiuti destinata alla tutela ambientale. In questo caso, líItalia, infatti, alla pari della Francia è ben al di sotto della media europea lungo l'intero periodo 2008-2013 e mostra un divario significativo rispetto agli altri Paesi. 
 
Clicca qui per scaricare la relazione completa del Mise. 
Rosamaria Freda
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