01/01/2013 - 01:00

Maltempo a danni dell'agroalimentare

Il maltempo ha causato danni all'agroalimentare, afferma la Cia, quantificabili in 100 milioni di euro. Niente trasporto di latte, frutta, ortaggi e carne e in più il gelo continua a devastare le coltivazioni. Le possibili conseguenze? Speculazioni sui prezzi a danno soprattutto del consumatore finale
 
Quanti danni ha provocato il maltempo? Il freddo, la neve e il gelo degli ultimi giorni hanno paralizzato il settore agroalimentare in Italia, denuncia la Cia, per un danno economico stimato in 100 milioni di euro. Paralizzato il trasporto di latte, frutta, ortaggi e carne, devastati i campi coltivati (soprattutto ortaggi), distrutte serre e strutture aziendali. Centinaia le imprese agricole ancora isolate e in molte zone di campagna manca l'energia elettrica. A forte rischio tantissimi allevamenti bovini, suini, ovini e avicoli. A causa dell'impercorribilità delle strade rurali è, infatti, impossibile l'approvvigionamento di mangime e foraggio. 
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A lanciare l'allarme è la Cia-Confederazione italiana agricoltori che ha chiesto lo stato di calamità per i centri agricoli colpiti, che avverte "in questo modo oltre alla perdita di interi raccolti orticoli in campo aperto, sono andate distrutte tonnellate di prodotti deperibili che non è stato possibile trasportare, come piante di frutta, olivi, viti". Inoltre, la mancanza di energia elettrica ha spento le celle frigorifere contenenti alimenti deperibili, bloccato la mungitura degli animali e i meccanismi di funzionamento per distribuire il mangime nelle stalle. Il gelo ha determinato anche un aumento notevole nei consumi di gasolio per il riscaldamento delle serre e delle strutture aziendali. 
 
Quali conseguenze avranno questi danni? Sempre secondo la Cia - che ha intanto promosso sul territorio nazionale centri per assistere gli agricoltori in difficoltà, avviando un immediato monitoraggio necessario per le procedure dello stato di calamità - non sono da escludere nei prossimi giorni possibili speculazioni sui prezzi dei prodotti alimentari, a danno del consumatore finale.
Mara Giuditta Urriani
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