17/01/2015 - 12:05

Lipu: "Fondamentale che le regioni riducano i tempi di caccia"

La Commissione Europea ha aperto una procedura d'infrazione nei confronti di molte regioni italiane a causa dell'eccessivo periodo venatorio per varie specie. La Lipu-Birdlife afferma: "E' necessario che le Regioni interrompano immediatamente la caccia ad almeno tre specie, quali la beccaccia, la cesena e il tordo bottaccio, che sono già in fase di migrazione preriproduttiva e dunque in periodo ultraprotetto dalla direttiva Uccelli".
"Bene ha fatto il Ministro Galletti - dichiara Fulvio Mamone Capria, presidente Lipu-BirdLife Italia - a chiedere alle Regioni la riduzione dei tempi di caccia e al Consiglio dei Ministri di esercitare i poteri sostitutivi, in caso di inadempienza di queste. Ora però serve un intervento immediato di Palazzo Chigi, perché il 19 gennaio è l'ultimo giorno utile per chiudere la caccia a specie come la cesena, i tordi, la beccaccia. Ogni giorno che passa sarebbe un'infrazione comunitaria e un danno alla conservazione delle specie.

"Tuttavia - continua il presidente Lipu - la procedura aperta contro l'Italia dalla Commissione europea riguarda non solo i tempi di caccia bensì il quadro complessivo della caccia italiana. Che oggi è priva di effettiva programmazione, assolutamente carente di piani di gestione e raccolta di dati, legata a tradizioni arcaiche e insostenibili come quella dei richiami vivi e che si esercita su specie in stato di conservazione sofferente, che dovrebbero essere escluse dalle liste delle specie cacciabili. Per non parlare dell'enorme zona grigia di piccole e grandi illegalità che in molti casi avvicinano pericolosamente la caccia italiana al bracconaggio conclamato.

"La procedura europea contro l'Italia - conclude il presidente Lipu - sia dunque l'occasione per una seria messa in regola del nostro Paese in termini di corretta applicazione di uno strumento preziosissimo e ancora oggi pienamente valido come la direttiva Uccelli".
Tommaso Tautonico
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