01/01/2013 - 01:00

Le associazioni scrivono a Clini: sopprimere il pagamento del contributo SISTRI per il 2012

I presidenti delle associazioni del mondo imprenditoriale, tra cui la Cia, scrivono al ministro dell'Ambiente Clini. Il sistema di tracciabilità dei rifiuti continua a essere per le aziende motivo di preoccupazione e di malcontento.
 

Il Sistri (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) crea sempre più preoccupazioni nel mondo delle imprese: ritardi, incongruenze rendono spinoso e difficilmente gestibile un sistema di controllo nato per la semplificazione e la tracciabilità dei rifiuti.

Infatti, all'unisono le associazioni del mondo imprenditoriale italiano (Cia-Confederazione italiana agricoltori, Confindustria, Rete Imprese Italia, Confapi, Confagricoltura, Aci-Alleanza delle cooperative italiane e Claai-Confederazione libere associazioni artigiane italiane).
Chiedono in una lettera inviata al ministro dell'Ambiente Corrado Clini di sopprimere il pagamento del contributo del Sistri per il 2012 e che è fissato per il prossimo 30 aprile.

Nella predetta comunicazione viene evidenziato quanto segue:  "Il sistema di tracciabilità dei rifiuti -scrivono nella lettera i presidenti delle associazioni- continua a essere per le imprese motivo di preoccupazione e di malcontento. I rinvii dell'operatività, che si ripetono trimestralmente da due anni, testimoniano, infatti, una situazione non gestibile, che richiede la rivisitazione totale del progetto"; ciò in sintonia con quanto affermato nelle scorse settimane dallo stesso ministro dell'Ambiente Clini.

Inoltre, si legge che "In questa situazione, il pagamento del contributo Sistri per l'anno 2012, fissato per il 30 aprile, viene percepito da tutte le nostre imprese -rimarcano le associazioni imprenditoriali- come una vessazione ingiustificata" tanto più che le aziende stesse "hanno già versato, per l'anno 2010 e per l'anno 2011, settanta milioni di euro, senza averne ritorno alcuno".

 Infatti, "In periodi di profonda difficoltà economica come quello attuale, l'obbligo di nuovi versamenti, ad avviso di tutti, non trova giustificazione. Quello del pagamento del contributo per il 2012 è diventato, dunque, un problema importante e cruciale, che il ministero deve affrontare da subito: le imprese -conclude la lettera inviata a Clini- ne aspettano legittimamente la soppressione". 
Alessio Elia
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