01/01/2013 - 01:00

La Svizzera esce dal fronte pro nucleare

Il fronte comune dei paesi favorevoli al nucleare sta cadendo a pezzi. Stavolta a lasciare il campo è la vicina Svizzera grazie al voto del proprio esecutivo che ha stabilito oggi di non costruire più nuove centrali quando quelle già esistenti termineranno il proprio ciclo produttivo.
 
In questo modo entro il 2034 tutti gli impianti nucleari svizzeri saranno dismessi
"Una decisione storica - ha dichiarato Stefano Leoni, Presidente del WWF Italia - Il WWF ricorda che già altri paesi hanno intrapreso questa strada, come la Germania che sta affrettando l'uscita dal nucleare. Quanto sta accadendo in Svizzera sembra perfettamente in linea con quanto i cittadini sardi hanno appena espresso con ben il 97% di voti contrari alla localizzazioni di centrali nucleari sul proprio territorio. Ora tocca agli italiani tutti di potersi pronunciare su una scelta, quella del ritorno al nucleare, che comprometterebbe il futuro del Paese. 
 
"Il nucleare non si può e non si deve fare: investire su questa tecnologia vuol dire impedire all'efficienza energetica e alle fonti rinnovabili di crescere: il nucleare è uno scomodo ingombro di cui liberarsi al più presto
Inoltre, come ha anche ricordato il Ministro Tremonti, l'Italia ha la fortuna, per la scelta referendaria passata, di non avere oggi il 'debito nucleare' dovuto ai costi di smantellamento (decomissioning), una condizione che sarà possibile mantenere solo se il nostro Paese deciderà di abbandonare definitivamente la strada 'atomica' con la vittoria ai referendum di giugno - ha continuato Leoni - Purtroppo il Governo italiano non solo ha operato la scelta di reintrodurre l'atomo in Italia, ma ora in Parlamento si tenta di negare il diritto di voto garantito costituzionalmente con i referendum". 
 
Lisa Zillio
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