01/01/2013 - 01:00

"La casa che verrà": l'olimpiade dell'abitare green

La casa del futuro è già oggi. Almeno a giudicare dalle 19 abitazioni che sono si sono sfidate al Solar Decathlon 2011, l'Olimpiade dell'abitare green che si è tenuta lo scorso mese a Washington. Case a quattro dimensioni, case flessibili, case dall'aspetto antico e dall'altissima innovazione tecnologica ed energetica: le presenterà su Leonardo (canale 418 di Sky), nel programma 'La casa che verrà', l'architetto Chiara Tonelli, team leader del progetto Med in Italy, il prototipo di casa ecologica che parteciperà al prossimo Solar Decathlon 2012.
Nelle dieci puntate del programma che andrà in onda ogni martedì (a partire da novembre), la conduttrice (uno dei volti di Real Time) ci mostrerà come potrebbe essere il nostro modo di abitare nel futuro, con una sensibilità maggiore nei confronti dell'ambiente e con la riscoperta delle conoscenze tradizionali. "È stato emozionante poter assistere con il team Med in Italy al Solar Decathlon statunitense perché ci ha aiutato a capire le dinamiche organizzative del concorso in vista della nostra partecipazione all'edizione europea 2012", dice Tonelli. "Mostreremo al grande pubblico quali vantaggi comporta, dal punto di vista estetico, del comfort interno e del risparmio energetico ed economico orientarsi verso la scelta della casa solare".

"Ci sono sembrati particolarmente interessanti e ispiratori alcuni dei prototipi proposti: ad esempio la casa del Belgio, la 4D Home del Massachusetts, ispirata alla quarta dimensione, quella del tempo dopo quelle dello spazio, così da seguire le esigenze familiari legate al susseguirsi delle stagioni", spiega il responsabile delle strategie energetiche del team Med in Italy, il prof. Gabriele Bellingeri, docente di Tecnologia dell'Architettura all'Università Roma TRE. " Ma abbiamo trovato anche molto interessanti alcune soluzioni strategiche legate alla realizzazione ed al montaggio dei prototipi come quella scelta dal Middlebury College nel Vermont, o del team New Zeland, come la flessibilità e l'innovatività della soluzione del Team della Appalachian State University".

Med in Italy, il prototipo di casa che per la prima volta parteciperà agli oscar dell'architettura green, il Solar Decathlon Europe di Madrid dell'autunno 2012, è una casa pensata per il clima tipico del Mediterraneo, dove la copertura esterna fotovoltaica serve anche a ottimizzare l'escursione termica tra giorno e notte, mantenendo così una temperatura intermedia all'interno dell'edificio. L'intera abitazione è basata sul contrasto tra tecniche costruttive hi e low-tech. Le costruzioni tradizionali mediterranee sono generalmente realizzate in muratura, per sfruttare l'inerzia termica. Le pareti della casa Med in Italy saranno quindi costruite con strutture leggere riempite di materiale locale pesante. I muri possono funzionare così da volano termico sia in estate che in inverno. "L'amplissimo bagaglio di conoscenze tradizionali verrà declinato in un'architettura contemporanea e bella a vedersi. Stiamo studiando strategie per coniugare in maniera armoniosa un'impiantistica innovativa e rivoluzionari sistemi di controllo per sfruttare al meglio le caratteristiche della costruzione e ottimizzare il funzionamento degli impianti e dei sistemi di captazione fotovoltaici", spiega ancora Bellingeri.

Il progetto della casa mediterranea, realizzato da Università degli studi di Roma TRE, Università La Sapienza di Roma, Libera Università di Bolzano e Fraunhofer Italia, ha ricevuto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e patrocini e contributi istituzionali da parte del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e dall'Agenzia Casaclima. Sponsor tecnici e professionali sono RubnerHaus, Frost Italy, Naturalia BAU - Pavatex, Italian Manufacturing, con la consulenza di Energytech.
Tommaso Tautonico
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