21/05/2025 - 12:39

L’olio pugliese diventa circolare: per la prima volta gli scarti dell’olivicoltura si trasformano in biofertilizzante

Si chiama “Filiere circolari” l’innovativo progetto di agricoltura rigenerativa presentato dalla Tersan Puglia di Modugno (Bari), attiva nel compostaggio dei rifiuti organici per la produzione di biofertilizzante e biometano, con l’obiettivo di trasformare gli scarti delle filiere agricole in risorse preziose per le colture, l’ambiente e la rigenerazione della terra.

scarti olio

Il primo esempio virtuoso di filiera agricola completamente circolare in Puglia riguarda l’olivicoltura grazie alla collaborazione con Assoproli Bari, una delle più grandi organizzazioni di produttori di olio extra vergine di oliva su scala europea (con 20mila produttori associati, 16 cooperative olivicole e 53mila ettari di terreni). In particolare, il progetto prevede il trattamento del fogliame accumulato durante le fasi di raccolta delle olive per dare vita, insieme ad altri materiali organici provenienti dalla raccolta differenziata, a un fertilizzante biologico da destinare agli stessi campi dai quali quelle stesse foglie provengono, per tornare a nutrire gli ulivi, arricchendo di preziosi microrganismi il suolo.

In questa fase di avvio del progetto, Assoproli ha conferito a Tersan Puglia circa 40 tonnellate di fogliame che, trattate insieme ad altre risorse di natura organica, hanno consentito la produzione di 180 tonnellate di biofertilizzante tornato nei 150 ettari di uliveti evitando, al tempo stesso, l’emissione di 150 tonnellate di CO2 in atmosfera.

“Questo progetto - ha dichiarato Leonardo Delle Foglie, amministratore delegato di Tersan Puglia – si inserisce nel percorso avviato cinquant’anni fa dalla nostra azienda volto alla valorizzazione dello scarto organico come preziosa risorsa per l’ambiente. Un ciclo virtuoso del recupero che non si chiude mai, continuando a generare valore che, nel nostro caso, significa la produzione del biofertilizzante Bio Vegetal, utile per la riattivazione biologica del suolo. Questo impegno riflette la nostra missione di rispettare e rigenerare la terra, garantendo un futuro più verde e sostenibile per le generazioni future”.

La filiera dell’olio rappresenta, dunque, il primo step del progetto ‘Filiere circolari’ di Tersan Puglia che sta avviando lo stesso percorso anche in altri settori come quello vinicolo, dei freschi e delle paste alimentari con l’obiettivo di coinvolgere partner e aziende delle diverse filiere in percorsi strutturati e condivisi di agricoltura rigenerativa in grado anche di aumentare la resa dei terreni.

Non solo supporto alla produzione, ma anche consulenza e assistenza per raggiungere obiettivi di sostenibilità: nel corso del programma, infatti, Tersan Puglia accompagna le aziende del progetto offrendo loro una serie di servizi mirati al miglioramento dell’impatto delle loro attività. Tra questi l’affiancamento in un percorso specifico di miglioramento della carbon footprint delle singole attività agricole. In questo modo si va ad alimentare la catena del valore sostenibile migliorando la fertilità biologica e la produttività dei suoli.

Durante l’incontro di presentazione del progetto, tenutosi in Tersan Puglia, si è svolto anche il workshop “Olivicoltura sostenibile. L’importanza della fertilità biologica del suolo” un modulo formativo dedicato ai tecnici agronomi di Assoproli Bari su utilizzo e vantaggi del biofertilizzante - prodotto anche con le foglie di scarto degli oliveti - specifico per questi suoli, con un focus sul valore aggiunto dei microrganismi presenti nel fertilizzante in campo agronomico.

“Questo workshop rientra nell’impegno di Tersan per fare informazione e promuovere pratiche agricole sostenibili e rigenerative – ha dichiarato Luca Brenna, responsabile d’Impatto di Tersan Puglia – volte al recupero della fertilità biologica del suolo e alla trasformazione degli scarti agricoli in risorse utili. Il percorso avviato con Assoproli Bari ci apre le porte dell’olivicoltura che è sicuramente tra le attività agricole più preziose del nostro territorio e dell’intero Paese. Abbiamo in animo di far crescere il progetto, coinvolgendo altre filiere agro-alimentari, con l’obiettivo di migliorare la produttività delle colture e la salute dei suoli, favorendo al tempo stesso una gestione più efficiente e sostenibile degli scarti di produzione”.

“La sostenibilità ambientale è uno dei nostri obiettivi principali – ha dichiarato Andrea Pezzolla, responsabile tecnico di Assoproli Bari -. Oggi si parla di valorizzazione e riutilizzo dei sottoprodotti e il progetto che portiamo avanti con Tersan Puglia parte proprio dalla valorizzazione delle foglie di ulivo, uno dei sottoprodotti principali della filiera olivicola olearia che oggi non viene utilizzato propriamente all’interno dei frantoi. Quello che vogliamo cercare di fare è raggiungere l’obiettivo di produrre un fertilizzante partendo da matrici 100% della filiera olivicola olearia, in questo caso le foglie di ulivo”.

Tommaso Tautonico
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