12/09/2017 - 16:17

Italia leader nel biologico: nel 2016 convertiti 300mila ettari

Il ministro Martina ha ricordato il successo del settore del biologico nel nostro Paese. Merito dei giovani agricoltori e degli imprenditori che credono fortemente nelle enormi possibilità del comparto.

Il nostro Paese conferma la leadership nel settore biologico in Europa: 300mila ettari convertiti in Italia nel 2016, una superficie pari a tutta la provincia di Bologna. A ribadirlo è stato il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, in occasione della giornata conclusiva del Sana, il Salone Internazionale del biologico e del naturale che si è tenuto lo scorso fine settimana a Bologna.
biologico_martina
La crescita del comparto biologico in Italia era già emersa chiaramente dai dati resi noti proprio nel corso della fiera

Nel corso della manifestazione Martina ha incontrato imprenditori, agricoltori e giovani definendoli "le colonne portanti di questo successo”. “Con loro stiamo lavorando a rendere più forte il comparto con scelte concrete. Abbiamo istituito per la prima volta le mense scolastiche biologiche certificate, rivisto il sistema dei controlli per renderli più trasparenti ed efficaci. In Europa dove si discute la riforma del settore non siamo disponibili ad accettare passi indietro sulla sicurezza e sulla sostenibilità dei prodotti. Anzi in Italia vogliamo rilanciare ancora. Serve un salto di qualità con l'approvazione al Senato del testo unico sul biologico, che ha già passato il vaglio della Camera. Una legge utile per investire di più nella ricerca, organizzare meglio i produttori e valorizzare le produzioni sui territori attraverso i distretti del biologico. Un intervento necessario per un settore che ormai ha superato i 5 miliardi di euro di valore e che fa sempre più parte del carattere distintivo del modello agricolo italiano" ha aggiunto il ministro. 

"Il tasso di crescita è del 20% nelle superfici coltivate, negli operatori impegnati e nei consumi. Un patrimonio che si basa sulla fiducia e sulla voglia dei consumatori di sostenere un sistema produttivo col minor impatto sull'ambiente possibile", ha concluso Martina.  

Ma vediamo alcuni dati sul comparto. Secondo le elaborazioni effettuate da Ismea-Nielsen per il ministero delle Politiche agricole, i prodotti bio che nel 2016 registrano un incremento significativo sono i vini e gli spumanti con un +41%, segnando un aumento pari a più del doppio rispetto all'anno precedente. Numeri in crescita anche per la carne (+42%), la frutta (+20,3%), gli ortaggi (+16%), i latticini (+13,5%), l'olio (+11%). Ottimi anche i dati del primo semestre 2017 con una crescita ulteriore del +15% di vendite bio, rispetto al 3,2% dei prodotti non bio confezionati, e con dei veri e propri exploit su vini e spumanti (+110%) e carni (+85%). 

Rosamaria Freda
autore