01/01/2013 - 01:00

Inquinamento: presentato studio sul riscaldamento domestico da legna al SEP 2010

Il dipartimento di Scienze dell'Ambiente e del Territorio, Università Studi di Milano Bicocca, in occasione del SEP 2010, la fiera internazionale delle ecotecnologie, ha presentato uno studio sulla combustione di legna per riscaldamento domestico da cui emerge che questa pratica contribuisce per il 29% circa sulle concentrazioni di PM10 su base annua.
"Il riscaldamento domestico rappresenta un importante contributo di pressione ambientale nel contesto cittadino - spiega Andrea Piazzalunga, del Dipartimento di Scienze dell'Ambiente e del Territorio, Università Milano Bicocca - Nonostante i dati presentati oggi possano avere un margine di errore, anche recenti studi europei evidenziano la correlazione esistente tra combustione della legna per riscaldamento domestico e concentrazione di PM10 nell'atmosfera". L'attenzione sta crescendo negli ultimi anni poiché nonostante il combustibile sia rinnovabile e nel bilancio della CO2 può essere considerato a impatto zero, dall'altro la sua combustione, con le tecnologie oggi più diffuse ha delle emissioni in atmosfera che non possono essere considerate trascurabili. Preoccupazioni che aumentano se si considera che oggi in Italia esistono quasi 4 milioni e mezzo di utenze utilizzate dal 20% della popolazione: solo in Lombardia sono 800 mila le apparecchiature che consumano 2 milioni di tonnellate di biocombustibile legnoso in un anno. "Il particolato da biomassa deriva dalle ceneri e dalla combustione del combustibile - aggiunge Piazzalunga - e la formazione del particolato dipende principalmente dal tipo di tecnologia e dall'efficienza della combustione, dalla qualità del combustibile, dalla corretta installazione dell'apparecchio e dalla corretta gestione dell'apparecchio. Dobbiamo considerare inoltre che la combustione della legna sembra essere anche una importante sorgente in atmosfera di Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA), composti che possono rappresentare un rischio per la salute umana". Lo studio presentato in occasione del SEP 2010 di Padova mostra inoltre che bastano 3 semplici regole per ridurre il peso della combustione di legna nelle concentrazioni di PM10: 1. È necessario considerare la stufa come un impianto di riscaldamento, per cui il fattore tecnologico incide notevolmente. Tecnologia più avanzata e una costante manutenzione riducono la pressione sull'ambiente. 2. Accendere con l'accendifuoco provoca meno emissioni in atmosfera rispetto all'accensione con carta. 3. Accendere la stufa dall'alto provoca meno emissioni, rispetto alla classica accensione dal basso.
Lisa Zillio
autore