In Basilicata record di rapaci: oltre 200 coppie di nibbio reale

Ad assegnare la medaglia d'oro è l'associazione Ebn Italia che all'argomento ha dedicato diverse pagine dell'ultimo numero di "Quaderni di birdwatching", rivista specializzata. In meno di 40 anni, si legge sul report scientifico, la popolazione è più che raddoppiata passando dalle 80 coppie della fine degli anni Settanta alle oltre 200 coppie nidificanti di oggi. Il Nibbio reale è diffuso in tutta la regione (fatta eccezione per le aree immediatamente a ridosso della linea di costa e di una piccola porzione di territorio situata ai confini con la provincia di Bari).

La specie popola abitualmente il territorio tra i 100 e i 1200 metri di quota, la densità maggiore di individui si riscontra però tra i 300 e i 900 metri, ovvero nella fascia a maggiore concentrazione di campi coltivati. Per nidificare invece, questi rapaci- spiegano ancora gli esperti di Ebn- prediligono la fitta boscaglia e in particolare cerrete e faggete. In assoluto, la maggior frequenza di Nibbio reale si registra nella media Val d'Agri e nella media valle del Basento. Tra le maggiori minacce, la riduzione della pastorizia, gli stravolgimenti del paesaggio agrario tradizionale e l'aumento delle monocolture arboree (soprattutto i frutteti).

Dal 2012 la popolazione di Nibbio reale viene monitorata in tutta Italia e in particolare nelle aree del Sud. Il risultato è preoccupante per la Calabria e la Campania dove il numero di individui rispetto agli anni Novanta si è molto ridotto. Davvero critica è anche la situazione nelle due isole maggiori: qui, a livello locale, la specie rischia praticamente l'estinzione. Di tutt'altro segno i dati che riguardano la Basilicata: in assoluto, ben il 60% degli individui di Nibbio reale ha eletto quest'area a proprio dimora.