22/05/2014 - 19:19

Il rifiuto da scarto a risorsa. Anche la Novamont sostiene 'l'economia circolare'

Anche la Novamont sostiene la cosiddetta 'economia circolare', una delle assi strategiche della politica comunitaria che si basa sull'uso di risorse rinnovabili, di prodotti riciclabili e che guarda al rifiuto come nuova materia prima da reinvestire nel circuito produttivo.
Di questo si è parlato nel corso della Conferenza "Towards a European circular economy" - che si sta tenendo in questi giorni a Roma - in cui Novamont ha presentato il caso italiano di economia circolare basato sulla sinergia tra il settore delle bioplastiche con i sistemi virtuosi di raccolta differenziata e l'industria del compost e delle energie rinnovabili. 
 
'Un vero approccio 'Rifiuti Zero' non può prescindere dalla corretta gestione dei rifiuti organici, che costituiscono più di un terzo dei rifiuti urbani prodotti in Europa. In particolare, anche in paesi avanzati come la Germania, gli scarti da cucina rimangono ancora prevalentemente nella frazione residuale e sono avviati a incenerimento o discarica, mentre in una logica 'rifiuti zero' potrebbero e dovrebbero essere raccolti separatamente e nobilitati trasformandoli in biogas e compost di qualità, chiudendo così il ciclo del carbonio organico' ha dichiarato Christian Garaffa, Marketing Manager Raccolte Differenziate di Novamont. 
 
A questo fine è indispensabile l'uso di strumenti che rendano la raccolta e l'intercettazione degli scarti umidi comoda, igienica ed efficiente. I sistemi che già impiegano sacchi e catering compostabile in Mater-Bi® rispondono perfettamente all'approccio 'rifiuti zero', massimizzando il recupero di risorse e riducendo drasticamente la produzione di scarti di processo presso gli impianti di trattamento, con una sensibile riduzione degli impatti sia ambientali che economici associati a tali sistemi, ha spiegato la Novamont.
 
In particolare, l'Italia, con la promulgazione della legge sulle shopper nel 2011, ha rappresentato un modello virtuoso recentemente ripreso dall'Unione Europea, il cui Parlamento ha votato a favore di una direttiva per la riduzione delle buste della spesa usa e getta che conferisce uno status agevolato per gli shopper compostabili certificati, continua l'azienda.
 
Questi sacchetti, infatti, sono un utile strumento per facilitare i cittadini nella raccolta degli scarti da cucina, una risorsa troppo preziosa per essere lasciata nel rifiuto indifferenziato e che, secondo la logica 'rifiuti zero', va assolutamente intercettata e valorizzata per la produzione di compost di qualità ed energia rinnovabile, ha concluso l'azienda leader nello sviluppo e nella produzione di materiali e bio-chemicals. 
Rosamaria Freda
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