17/12/2014 - 19:30

Il killer degli avvoltoi e delle aquile preoccupa la Lipu

Il killer in questo caso non è l'uomo ma un farmaco: il Diclofenac. Preoccupata la Lipu sull'eccessivo uso di questo farmaco che chiede alla Commissione europea e al Governo italiano di intervenire con urgenza per bandire il prodotto in Europa e in Italia.
Gli avvoltoi e le aquile che vivono nell'Unione europea rischiano di morire a causa dei residui del farmaco Diclofenac presente nelle carcasse degli animali di cui si nutrono. Dopo varie denunce della Lipu-BirdLife Italia e, nei giorni scorsi, degli scienziati sulla prestigiosa rivista Science, anche l'Ema (Agenzia europea del farmaco) conferma la pericolosità e tossicità del Diclofenac per gli uccelli necrofagi come gli avvoltoi. Già responsabile di aver ridotto sull'orlo dell'estinzione alcune specie di avvoltoi in India, tanto da indurre il Governo indiano a bandirne già dal 2006 l'utilizzo a fini veterinari, il Diclofenac minaccia ora gli avvoltoi d'Europa, in quanto l'Italia (dal 2010) e la Spagna (dal 2013) l'hanno registrato e autorizzato l'utilizzo.

Secondo il Cvmp, il Comitato per i prodotti medicinali a uso veterinario che opera all'interno dell'Ema "il Diclofenac mette a rischio gli avvoltoi nell'Unione europea perché essi si alimentano delle carcasse di animali trattati con questo farmaco". Identificando quindi alcune situazioni nelle quali gli uccelli necrofagi come gli avvoltoi e le aquile possono essere esposti al rischio Diclofenac, l'Ema raccomanda alcune azioni per minimizzare, o eliminare, i rischi per gli avvoltoi, quali " aggiungere avvisi nelle informazioni allegate ai prodotti, autorizzare i soli veterinari alla somministrazione di prodotti con Diclofenac, di rafforzare i controlli, sorvegliare le carcasse all'interno dei carnai - e, inoltre - ritirare l'autorizzazione al marketing dei prodotti contenenti Diclofenac". Il parere del prestigioso organismo è stato inviato alla Commissione europea: quest'ultima potrebbe chiedere all'Ema di revisionare l'autorizzazione e le condizioni di utilizzo del Diclofenac a uso veterinario.

Solo un mese fa l'11esima conferenza delle parti (Cop 11) della Convenzione per le specie migratrici (altrimenti detta Convenzione di Bonn) che si è svolta a Quito, in Ecuador, ha chiesto il bando del Diclofenac (oltre che del piombo dalle munizioni), un risultato straordinario che la Lipu ha sostenuto con lettere, pressioni, documenti, che ha inviato sia alle autorità italiane che alla Commissione europea. "Il pronunciamento dell'Ema, sebbene non decisivo, è un fatto di grande importanza - dichiara Claudio Celada, Direttore Conservazione Natura Lipu-BirdLife Italia - Il Diclofenac ha valide alternative come per esempio il Meloxicam, che è stato appurato essere innocuo per gli avvoltoi e le aquile. Chiediamo dunque alla Commissione europea e al Governo italiano di attivarsi con estrema urgenza affinché si arrivi al bando totale di questo prodotto, che rischia di sterminare gli ultimi avvoltoi europei". Il professor Giuseppe Bogliani dell'Università di Pavia, uno degli autori di un articolo sui rischi del Diclofenac recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista Science, sottolinea: "L'unica misura sensata è la messa al bando del Diclofenac, stante l'enorme difficoltà riscontrata nella tracciabilità delle carcasse di bovini".
Tommaso Tautonico
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