01/01/2013 - 01:00

I BioDistretti: il bio si mette a sistema

Il Congresso Federale AIAB si avvia con una giornata dedicata a Giovanni Brambilla e ai Bio-Distretti come opportunità per convertire territori e non solo singole aziende. Domani, giovedì 1° dicembre, ore 9.30 Centro Congressi Provincia Convegno internazionale su filiera alimentare e distribuzione alternativa. Il Congresso in diretta streaming su www.aiab.it dal 1° al 3 dicembre.
Valorizzare le economie e le colture locali attraverso modelli innovativi di gestione sostenibile dei territori rurali. È questa la mission dei BioDistretti. L'esperienza del Parco Sud di Milano, che ha dato vita al distretto di economia solidale e rurale, si confronta le realtà virtuose dei distretti biologici dell'area del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano (Sa), del Grecanico (RC) e della Via Amerina (Vt). Un dialogo promosso dall'AIAB, che si è svolto oggi nell'ambito della giornata precongressuale di approfondimento che l'Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica ha espressamente dedicata al modello produttivo e organizzativo dei BioDistretti e alla messe in rete delle migliori esperienze del settore. "L'Associazione Italiana per l'Agricoltrua Biologica (AIAB) è infatti impegnata da molti anni nella promozione e divulgazione, sia a livello regionale che nazionale ed internazionale, di modelli innovativi di gestione sostenibile dei territori rurali, fondati sull'agricoltura biologica - commenta Salvatore Basile, responsabile BioDistretti dell'AIAB -. L'obiettivo è la tutela e la valorizzare delle economie e delle colture locali, soddisfacendo nel contempo sia le esigenze dei produttori (ricerca di mercati locali, attivazione di servizi integrati territoriali, maggior riconoscimento pubblico del ruolo sociale ed ambientale del bio-agricoltore, etc.) che quelle dei consumatori (sicurezza alimentare, conoscenza dei luoghi di produzione del cibo, ricerca di prezzi più giusti, ecc.) e della pubblica amministrazione (acquisti verdi, mense pubbliche bio, etc.). Proprio questa logica è alla base del successo delle esperienze italiane dei BioDistretti realizzati in Campania, Calabria e Lazio".

Il primo caso è quello del BioDistretto dell'area del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, nella provincia di Salerno, esteso su di una superficie di 3.196 Kmq, che vede 31 Comuni impegnati nella promozione della cultura del biologico e negli acquisti verdi. Il tutto amplificato dalla 'cassa di risonanza' del Cilento, terra d'elezione della Dieta Mediterranea. La seconda esperienza è rappresentata dal BioDistretto Grecanico, nella provincia di Reggio Calabria, esteso su una superficie di circa 4.000 kmq, con il coinvolgimento di 12 Comuni, tra i quali spicca Bova Marina, dove è stata tra l'altro attivata una Piattaforma logistica per la commercializzazione delle produzioni bio da filiera corta. L'ultimo nato, il Bio-distretto della Valle Amerina, oltre al coinvolgimento degli operatori e del mondo universitario vede la partecipazione di tutti i Comuni del comprensorio. "Partendo dalle aziende biologiche del territorio - dichiara Stefano Frisoli, presidente AIAB Lombardia - i BioDistretti mettono a sistema enti, produttori, agricoltori, istituzioni e cittadini consumatori, creando una rete tra i diversi attori che portano alla conversione dei territori rurali. I BioDistretti rappresentano, inoltre, un laboratorio di innovazione particolarmente adatto anche a sperimentare, in Italia, la certificazione di gruppo che risponde alle esigenze delle aziende che si aggregano in un determinato territorio".
"I BioDistretti rappresentano veri e propri agenti di sviluppo per le comunità rurali, capaci di rimettere al centro del rilancio dell'economia l'agricoltura ecocompatibile e di qualità. Peccato - denuncia Andrea Ferrante, presidente nazionale AIAB - che non tutte le istituzioni ne sfruttino al melgio le pontenzialità. Un caso per tutti: quello dei Parchi nazionali. A venti anni dalla legge sui quadro 394 (sui parchi nazionali), infatti, sono ancora troppo ridotti gli ettari condotti con metodo biologico all'interno delle aree protette nazionali". Domani, giovedì 1° dicembre, alle ore 9.30 presso il Centro Congressi della Provincia di Milano (via Corridoni) il via ufficiale al Congresso Federale AIAB 2011. I lavori partiranno con un convegno internazionale dedicato alla filiera alimentare e ai modelli distributivi in grado di garantire rapporti più equi lungo tutta la filiera. A fine mattinata (ore 13.45), inoltre, verrà proiettato il documentario Genuino Clandestino del regista Nicola Angrisano, con la presentazione di Tonino Lepore.

Il Congresso Federale AIAB sarà gemellato con il Congresso Nazionale di Legambiente, la più grande associazione ambientalista italiana, che si svolgerà nei medesimi giorni di quello dell'AIAB, ma a Bari. 'Il Bio che cambia', quindi, dialogherà idealmente e virtualmente con 'Capire il futuro per cambiare il presente. La forza dell'ambientalismo per vincere le sfide del mondo moderno'. I due congressi, infatti, saranno trasmessi in diretta streaming, sia sul sito dell'AIAB che su quello di Legambiente. Inoltre sono previsti collegamenti in teleconferenza tra i due appuntamenti di Milano e Bari. E' possibile seguire la diretta streaming del Bio che cambia, dal 1° al 3 dicembre, su www.aiab.it. Il Congresso dell'Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica (AIAB) è un evento realizzato con il patrocinio di: MiPAAF, ministero dell'Ambiente, Regione Lombardia, Provincia e Comune di Milano, Camera di Commercio di Milano; con il contributo del MiPAAF e della Provincia di Milano e con il sostegno di Brio, BtoBio, Novamont e Sana.
Tommaso Tautonico
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