01/03/2016 - 13:44

"Human Technopole, Italy 2040", dopo Expo 2015 arriva il progetto di ricerca su salute e alimentazione

Promuovere un approccio multidisciplinare e integrato sul tema della salute e dell'invecchiamento.
Questo l'obiettivo principale del progetto per il nuovo polo di ricerca dopo Expo Milano 2015 chiamato  "Human Technopole, Italy 2040"" e presentato di recente dal premier Matteo Renzi e del ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina. 
 
L'idea, alla cui realizzazione hanno partecipato tra gli altri il Politecnico di Milano e l'Istituto italiano di tecnologie, è quella di usare parole chiave come medicina, big data, nanotecnologie e nutrizione per creare una nuova conoscenza scientifica e nuove tecnologie. L'obiettivo è anche quello di rendere l'Italia uno dei Paesi leader mondiale nell'ambito delle tecnologie umane e della long life.
 
Ma vediamo nel dettaglio come sarà oraganizzato il progetto. Lo Human Technopole sarà organizzato in 7 centri: Medical Genomics, Neurogenomics, Agri-Food and Nutrition Genomics, Data Science, Computational Life sciences e Analysis, decision and Society e Nano Science and Technology e avrà 3 facilities condivise, ovvero Central Genomics Imaging e Data Storage and High Performance Computing 
 
Il progetto sarà realizzato nell'area Expo a Milano e prevede un'infrastruttura centrale di laboratori che ospiterà a regime circa 1500 fra ricercatori, tecnici e amministrativi, spiega il Mipaaf. Altri laboratori sorgeranno all'interno degli istituti di ricerca partner, sotto forma di Outstation. La fase di start-up durerà 3 anni, al termine della quale è prevista una prima valutazione da parte di panel internazionali. I ricercatori e i principali investigator dello Human Technopole verranno selezionati tramite call internazionali, in linea con gli standard internazionali, con l'obiettivo di attrarre scienziati di rilevanza mondiale senza barriere di nazionalità. I profili richiesti riguarderanno molteplici campi di ricerca (come ad esempio biologi, fisici, biotecnologi, ingegneri, matematici, medici, chimici, nutrizionisti) che collaboreranno fra loro, in un contesto di multidisciplinarietà e contaminazione scientifica. Nelle prossime settimane il progetto sarà sottoposto a valutazione da parte di un comitato tecnico scientifico indipendente e internazionale. 
 
Il Centro di Agri-food and Nutrition Genomics sarà la struttura in cui i migliori esperti nei settori dell'agroalimentare, nutrizione e salute potranno lavorare per definire, in modo inedito a livello internazionale, la corretta nutrizione preventiva all'insorgenza malattie degenerative, continua il ministero. 
 
Si tratta di "un lavoro strepitoso che siamo riusciti a realizzare insieme, un grande investimento su tecnologie, sapere e innovazione. In questi tempi in cui si fa fatica a dare scadenze e continuità, penso che sia straordinario essere qui oggi a rendere conto di cosa è stato fatto in poche settimane su quello che è il cuore scientifico del post Expo" ha detto il ministro Martina. 
 
"Un gran lavoro di squadra che vede in campo governo, Regione, Comune, IIT e le università di Milano oltre ad altri soggetti coinvolti da protagonisti in questa grande sfida. Abbiamo dimostrato che sappiamo fare sistema e sappiamo mettere insieme un progetto condiviso. Vogliamo collocare l'Italia tra i Paesi leader nella frontiera delle scienze per la vita. Qui c'è il carico dell'eredità di Expo. Ecco come diamo seguito a quei sei mesi dove ci siamo interrogati spesso su come innovare. Siamo sulla strada giusta" ha concluso il titolare del Mipaaf.
Rosamaria Freda
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