28/07/2016 - 14:30

Goletta dei Laghi 2016: allarme inquinamento per i laghi italiani

Dal monitoraggio di Legambiente su 12 laghi analizzati è emerso che su 101 punti campionati il 50% è fuori dai limiti di legge. Monitoraggio di microplastiche in acque lacustri: 100 campioni prelevati in 22 ore di navigazione su 108 km percorsi Legambiente.
L'edizione 2016 di Goletta dei laghi, la campagna nazionale di Legambiente per la tutela dei bacini lacustri italiani - in collaborazione con il COOU (Consorzio Obbligatorio Oli Usati) e Novamont quest'anno ha visto una novità nel programma scientifico: il monitoraggio delle microplastiche. L'associazione ambientalista ha monitorato 12 laghi, campionato 101 punti coinvolgendo 6 regioni. Al centro del monitoriaggio la denuncia delle situazioni critiche riguardanti la presenza di scarichi e d'inquinamento. Grande partecipazione di cittadini e associazioni che hanno partecipato a mobilitazioni, attività in difesa dei laghi, escursioni, flash mob, a dimostrazione della grande attenzione e cura che i cittadini rivolgono ai laghi italiani.

Nelle analisi della Goletta dei laghi vengono prese in esame le foci dei fiumi, torrenti, gli scarichi e i piccoli canali che si trovano lungo le rive dei laghi, punti spesso segnalati dai cittadini attraverso il servizio SOS Goletta. Il campionamento effettuato dall'associazione ha l'obiettivo di individuare e denunciare gli scarichi non depurati che ancora oggi minacciano l'ecosistema lacustre e a volte anche la stessa balneazione.
Dei 101 punti monitorati 39 sono risultati fortemente inquinati, 12 inquinati e i restanti entro i limiti di legge: il 50% dei campioni ha presentato, dunque, valori superiori di batteri fecali rispetto a quelli consentiti dalla normativa in vigore, registrando un sostanziale conferma dei dati raccolti nelle edizioni precedenti. Rossella Muroni, presidente nazionale di Legambiente spiega: "L'obiettivo della Goletta dei laghi è mettere al centro dell'attenzione locale e nazionale i laghi chiedendo serie politiche nazionali e strumenti per la loro tutela. Anche in questa edizione 2016, abbiamo rilevato situazioni critiche riguardo la presenza di scarichi e inquinamento, ma non solo. Abbiamo coinvolto i territori lacustri e ribadito l'importanza di un dialogo tra le diverse amministrazioni e le autorità di controllo in un'ottica di sistema, che superi le mere competenze locali. La qualità delle acque e la tutela e una corretta gestione del territorio devono essere considerati strumenti fondamentali, anche nell'ottica di promozione di un turismo sostenibile, che rappresenta una spinta importante per il rilancio economico dell'intero territorio".

I principali laghi italiani hanno percorso un totale di 108 km lineari percorsi, raccolto vento campioni d'acqua superficiale, utilizzando una strumentazione dotata di una particolare rete (la manta) a maglia ultrafine in grado di catturare le microparticelle inferiori a 5 millimetri. Una novità importante che consentirà di costruire un'attenta analisi delle microlitter presenti nell'acqua e realizzare il primo studio sullo stato d'inquinamento dei laghi italiani per quanto riguarda questa tipologia di sostanze. Dai monitoraggi effettuati da Legambiente negli anni in mare e come conferma la comunità scientifica internazionale la plastica rappresenta tra l'80 e il 90% dei rifiuti dispersi in ambiente marino e costiero. La produzione mondiale di materie plastiche supera 280 milioni di tonnellate annue e ci si aspetta che aumenti del 4% l'anno. Con gli studi sta crescendo la consapevolezza che anche le acque dolci non sono immuni da questo problema e che, trasportate da corsi d'acqua e scarichi, le microplastiche sono sempre più presenti anche nei laghi: un'altra minaccia a cui sono sottoposti questi sistemi semi chiusi, che potrebbero risentire maggiormente della presenza di rifiuti, ma soprattutto delle microparticelle che da questi si originano.
Marilisa Romagno
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