24/03/2023 - 10:57

Falsi Miti: la campagna di Italy for Climate per contrastare la disinformazione che frena la corsa delle Rinnovabili in Italia

L’allarme lanciato da Italy for Climate: rinnovabili ancora penalizzate in Italia, nel 2022 solo poco più del 35%, non siamo più leader fra le grandi economie europee. Non solo ostacoli burocratici e amministrativi, ma soprattutto pregiudizi culturali: frenano la transizione dai combustibili fossili alle rinnovabili e rallentano il percorso del Paese verso la neutralità carbonica, fondamentale promuovere la corretta informazione e un dibattitto pubblico sull’energia più informato. A Rimini durante il K.EY - The Energy Transition Expo, Italy For Climate porta la campagna Falsi Miti sulle Rinnovabili, la prima piattaforma in Italia di contrasto alla disinformazione sulle fonti rinnovabili.

rinnovabili

Tra le misure per contrastare la grave crisi climatica mondiale, l’ultimo Rapporto di Valutazione sui Cambiamenti Climatici dell’IPPC mette al primo posto il taglio delle fonti fossili. Secondo gli scienziati dell’IPCC per evitare un aumento delle temperature oltre 1,5°C risulta fondamentale invertire la rotta e accelerare la transizione verso le energie rinnovabili, che ridurrebbe l’inquinamento atmosferico abbassando al contempo le emissioni di gas serra, rafforzando la resilienza delle comunità agli impatti climatici. In Italia, nonostante una situazione contingente teoricamente favorevole a causa dei prezzi elevati dei combustibili fossili, le energie rinnovabili non decollano: nel 2022 hanno rappresentato poco più del 35% della produzione nazionale, il dato più basso dal 2014 ad oggi.

Ma perché, nonostante gli avvertimenti dal mondo scientifico, i combustibili fossili rappresentano ancora oltre l’80% dell’energia mondiale? Cosa frena la transizione alle rinnovabili?  Spesso nel nostro Paese i principali ostacoli sono rappresentati da iter amministrativi troppo lunghi e complessi oppure dal freno operato dalle Sovrintendenze, con alcune Regioni italiane che sono arrivate addirittura a mettere in campo vere e proprie moratorie contro nuovi impianti rinnovabili. Alla base di tutti questi ostacoli ci sono soprattutto dei pregiudizi culturali sull’energia rinnovabile che inducono a pensare che siano in realtà una risposta insufficiente, se non addirittura del tutto sbagliata, alla crisi energetica che stiamo vivendo, legati spesso a una conoscenza sommaria o poco aggiornata dei temi trattati.

Ed è proprio da questa consapevolezza che nasce la campagna Falsi Miti sulle energie rinnovabili promossa da Italy For Climate che qualche mese fa ha inaugurato la prima piattaforma in Italia di contrasto alla disinformazione sulle fonti rinnovabili, individuando ed affrontando uno per uno i principali falsi miti su queste tecnologie. La piattaforma individua primariamente 5 falsi miti comunemente diffusi: idee sbagliate, basate su presupposti scorretti o semplicemente informazioni ormai obsolete ma che continuano ad essere diffuse. Per ognuno di questi falsi miti Italy for Climate ha svolto un’attività di ricerca pubblicando sulla piattaforma dati, fonti e offrendo una chiave di lettura per l’analisi delle informazioni semplice e immediata, con vari livelli di approfondimento.

La campagna è stata al centro del talk del 23 marzo che ha animato il K.EY - The Energy Transition Expo di Rimini, dove Italy for Climate ha dialogato con giornalisti ed importanti esponenti del mondo imprenditoriale e associativo per approfondire il contenuto e l’impatto e comprendere quali sono le sfide della narrazione della transizione energetica, gli aspetti da attenzionare nel momento in cui si raccontano dati e si offre una loro interpretazione.

“Nel 2022 abbiamo vissuto la peggiore crisi energetica degli ultimi cinquant’anni, che ci ha mostrato in modo nitido i rischi insisti in una eccessiva dipendenza dai combustibili fossili. – ha dichiarato Andrea Barbabella Coordinatore Italy For Climate -  Le rinnovabili sono la soluzione di gran lunga migliore sotto tutti i punti di vista – tecnologico, economico e, ovviamente, ambientale – e sono oramai a portata di mano. Con la crisi avrebbero dovuto prendere il volo e invece non è successo (non quanto sarebbe stato necessario). E questo anche perché in molti, in modo più o meno consapevole, a causa di informazioni parziali e pregiudizi continuano a dubitare che possano davvero diventare il pilastro del sistema energetico di un domani oramai prossimo. Nel nostro Paese questi “falsi miti” sembrano essere più diffusi che altrove, come testimonia il dato sulla nuova potenza di eolico e fotovoltaico installata nel 2022: in Italia si è fermata a 3 GW contro i 5 della Francia, i 9 della Spagna e gli 11 della Germania. Per questo dallo scorso anno con Italy for Climate abbiamo lanciato questa campagna e abbiamo lanciato dal palco di Rimini una call to action, affinché chi ne condivide merito e metodo la trasformi nella sia campagna!”.

I 5 Falsi miti sulle rinnovabili

1. Le rinnovabili sono e rimarranno marginali
Falso. 8 kW su 10 di impianti di generazione elettrica installati ogni anno sono rinnovabili: in pochi anni le fonti rinnovabili hanno già cambiato il panorama energetico mondiale.

2. Le rinnovabili costano troppo 
Falso. 1 kWh prodotto da eolico o fotovoltaico costa 5 centesimi di €, meno della metà rispetto a fossili e nucleare in Europa. Le rinnovabili erano le fonti più economiche già prima della crisi energetica. 

3. Le rinnovabili ci fanno restare al buio
Falso. Già oggi ci sono Paesi che producono elettricità per oltre il 90% da fonti rinnovabili, anche in Europa, e cresce il numero di Governi che puntano a fare lo stesso entro il prossimo decennio.

4. Le rinnovabili rovinano il paesaggio
Falso. Servirebbe solo lo 0,7% del territorio nazionale per sostituire tutti gli impianti fossili con pannelli fotovoltaici: meno di 200 mila ettari, un decimo della superficie oggi edificata in Italia

5. Le rinnovabili fanno male a economia e occupazione
Falso. Al 2030 saranno 14 milioni i nuovi posti di lavoro nel mondo, contro i 5 milioni persi nell’oil&gas. Grazie alle rinnovabili crescono investimenti e occupazione e si valorizzano le filiere locali.

Tommaso Tautonico
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