01/01/2013 - 01:00

Enea: nuovo progetto per gestire il rischio terremoti

Oggi, durante la giornata di studio "Il monitoraggio delle strutture nella prevenzione del rischio sismico", è stato presentato il progetto di ricerca per il monitoraggio ambientale e sismico del Comune di San Giuliano di Puglia, colpito nel 2002 da un disastroso evento sismico.
 
Il progetto, avviato dall'ENEA in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile, l'Ufficio del Soggetto Attuatore per la ricostruzione di San Giuliano di Puglia, il Comune di San Giuliano di Puglia e l'Università del Molise prevede il monitoraggio sismico di tre edifici, tra cui la nuova scuola Angeli di San Giuliano dotata di un sistema di isolamento sismico alla base, l'installazione di tre stazioni accelerometriche e lo studio di un sito suscettibile di eventi franosi. 
 
Scopo della ricerca: individuare soluzioni tecniche in grado di offrire una sempre maggiore sicurezza in caso si verificasse un evento sismico.
Il progetto è diviso in due parti.
La prima fase riguarda la progettazione e l'installazione dei sistemi di monitoraggio mentre la seconda, a lungo termine, prevede l'acquisizione e l'analisi dei dati registrati. 
Le postazioni di monitoraggio entreranno da subito a far parte delle reti nazionali "Osservatorio Sismico delle Strutture" e rispettivamente "Rete Accelerometrica Nazionale" del Dipartimento della Protezione Civile.
 
L'ing. Giovanni Lelli, Commissario dell'ENEA, ha dichiarato: "l'ENEA è impegnata nella "prevenzione dei rischi naturali e la mitigazione degli effetti", con particolare riferimento agli eventi sismici, in accordo con la sua nuova missione di Agenzia. Le attività, avviate per il settore energetico, trovano oramai sempre maggiore applicazione anche nel settore edilizio, per la prevenzione sismica degli edifici e delle infrastrutture. Il controllo della sicurezza, nell'ottica di una manutenzione programmata e preventiva, rappresenta una conditio sine qua non per una moderna strategia economica e sociale orientata allo sviluppo sostenibile".
Lisa Zillio
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