04/07/2013 - 12:34

Emilia Romagna, nel 2012 raggiunge il minimo storico di CO2

Dal report di EcoWay, l'Emilia Romagna, nel 2012 ha raggiunto il minimo storico di emissioni di CO2: -29,3% rispetto ai limiti consentiti per l'anno e -26% dall'entrata in vigore dei limitidell'Unione Europea (2005).
Il report di EcoWay - primo operatore italiano attivo nella gestione e nel trading della commodity CO2 - sui dati 2012 delle emissioni di gas serra delle aziende italiane sottoposte al meccanismo europeo dei certificati di emissione (ETS - Emission Trading System) l 'Emilia Romagna registra nel 2012 il minimo storico di emissioni di CO2 dall'entrata in vigore dei limiti dell'Unione Europeae si conferma una delle regioni d'Italia che ha ridotto le emissioni di CO2 tra il 2005 e il 2012 (-26% da 12.878 nel 2005 a 9.471 migliaia di tonnellate di CO2 nel 2012).

Gli impianti industriali della regione, se si escludono i "nuovi entranti" , registrano una diminuzione di emissioni di CO2 del 29,3% rispetto ai limiti imposti dall'Unione Europea, in linea con il dato nazionale che registra una flessione del 15%. «La riduzione delle emissioni degli impianti localizzati nella regione, in linea con la dinamica in atto a livello nazionale nel 2012, non è, come può sembrare, una buona notizia. Nasce da una significativa diminuzione della produzione industriale - ha dichiarato Guido Busato, Presidente di EcoWay che prosegue - L'effetto generato è che le aziende, registrando un abbattimento significativo delle emissioni di gas serra rispetto ai limiti imposti dalla UE, non sono stimolate ad investire in progetti di miglioramento tecnologicoche, nel medio-lungo termine, hanno l'obiettivo di rendere più efficienti i propri processi produttivi così come invece previsto dal sistema europeo delle emissioni ETS».

I settori industriali coinvolti
In Emilia Romagna, nel 2012, il settore industriale della combustione (aziende con impianti di calore > 20 MW, quali ad esempio impianti termoelettrici) rappresenta l'85,8% delle emissioni totali, seguito da cementifici (8,6%), vetro, (1,3%), carta (1,1%), laterizi e ceramiche (0,5%), metallurgia e raffinazione (0,3%). I settori che contribuiscono al superamento dei limiti di CO2 sono il comparto della metallurgia (+48,1%), quello della carta (+42,4%) e la raffinazione (+32,3%).Si rileva che gli altri comparti industriali, a causa della crisi economica, producono emissioni inferiori al numero dei permessi. In particolare, il comparto "laterizi e ceramiche" ha registrato -66,9% di emissioni.

Marilisa Romagno
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