01/06/2015 - 14:03

Elezioni regionali 2015: ecco le politiche ambientali delle nuove giunte

Ci saranno anche le sfide legate alla tutela dell'ambiente ad attendere le giunte che governeranno le sette Regioni su cui ieri si sono espressi i cittadini italiani.
L'ambiente sarà infatti al centro delle politiche del Veneto dove si è confermato governatore il leghista Luca Zaia, della Liguria andata al consigliere politico di Silvio Berlusconi, Giovanni Toti, dell'Umbria dove ha vinto la candidata del Pd Catiuscia Marini e della Campania che sarà governata da Vincenzo De Luca del Pd. Anche la Toscana, con Elio Rossi, la Puglia, con Michele Emiliano e le Marche con Luca Ceriscioli, tutti esponenti del Pd, non potranno ignorare i temii ambientali se vorranno puntare allo sviluppo economico del proprio territorio. 
 
Ma vediamo nel dettaglio, Regione per Regione, quali sfide ambientali aspettano i nuovi governatori. In Puglia, per esempio, Emiliano ha fondato la campagna elettorale su alcuni temi ambientali diventati ormai di portata fondamentale. Basti pensare alla vicenda legata alla necessita di risanamento dell'Ilva di Taranto, al no all'approdo a San Foca del gasdotto Tap e all'emergenza Xylella.
 
L'Umbria punterà in particolare ad un coinvolgimento diretto e consapevole di tutti i cittadini per assicurare aria e acqua puliti, un uso sostenibile dei terreni e degli ecosistemi e il contenimento dei cambiamenti climatici.Sì anche alla realizzazione delle politiche comunitarie e nazionali finalizzate a tutelare, conservare, valorizzare l'ambiente per le generazioni presenti e future. In particolare, la giunta guidata dalla Marini lavorerà per pianificare e realizzare azioni volte a proteggere il capitale naturale, stimolare la crescita e l'innovazione a basse emissioni di carbonio e con uso efficiente delle risorse naturali, per salvaguardare la salute, il benessere e la qualità della vita dei cittadini, nel rispetto dei limiti delle stesse risorse.
 
In Veneto il governatore Zaia, come annunciato pochi giorni fa, è pronto a emanare, già in autunno, nuovi bandi del PSR 2014-2020 per una somma complessiva di 1 miliardo e 184 milioni di euro da distribuire nei prossimi cinque anni. I fondi verranno indirizzati in primis alle giovani start-up agricole, alla competitività delle imprese, alla sostenibilità ambientale e agli investimenti innovativi.  Un focus particolare riguarderà la montagna, alla quale è destinato oltre il 35 per cento delle risorse, che equivale al valore di 417 milioni di euro. Oltre il 10% delle risorse viene destinato alla competitività delle filiere agroalimentari, il 33,5% agli obiettivi agro-climatico-ambientali, senza tralasciare il sostegno allo sviluppo locale tramite il Leader. 
 
Sempre a proposito di sfide ambientali, in Toscana, sono in arrivo 3 milioni di euro per la manutenzione dei corsi d'acqua principali.  Con le nuove risorse regionali i sei Consorzi di Bonifica potranno avviare i lavori di cura e mantenimento sui tratti più importanti dei corsi d'acqua principali  in modo da arrivare preparati alla prossima stagione autunnale. Nello stesso tempo è state stanziate ulteriori risorse pari a 1 milione e 271mila euro per la progettazione di interventi di mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico in diversi comuni della Toscana che prenderanno il via subito in modo da avere progetti pronti e disponibili entro la fine del 2015. 
 
In Liguria Giovanni Toti erediterà una buona situazione legata alla diminuzione le emissioni per tutti i principali inquinanti, ma dovrà affrontare le sfide legate al traffico urbano, gli impianti termici civili e le navi in stazionamento nei porti. Altro versante su cui dovrà lavorare la nuova giunta è quello della gestione dei rifiuti visto che la Liguria, pur avendo ancora diminuito sia la produzione dei rifiuti (908.000 tonnellate), sia la quota conferita in discarica, è ancora lontana (33,07%) dall'obiettivo di percentuale di raccolta differenziata previsto dalla legge (65%). 
 
L'ambiente è stato uno dei temi centrali anche della campagna elettorale del neo governatore delle Marche, Luca Ceriscioli, che punterà su aree protette, parchi, riserve e tutela della biodiversità in generale per rilanciare l'economia, l'occupazione e lo sviluppo rurale della Regione. Grande attenzione alla difesa del territorio, all'ambiente e al paesaggio marchigiano, con progetti e azioni concrete. Infine il tema importantissimo del consumo del suolo: costruire sul costruito e bonifica di siti industriali dismessi da aprire a nuovi usi collettivi, saranno le linee per un rilancio dell'edilizia e per la ricucitura del territorio. In agricoltura l'obiettivo eÌ€ quello di far recuperare competitivitaÌ€ al sistema regionale puntando sul ricambio generazionale, sulla ricomposizione fondiaria, su un maggior orientamento al mercato, sull'aggregazione dei soggetti e degli interventi e sulle attivitaÌ€ collaterali dell'imprenditore agricolo (presidio del paesaggio, colture biologiche, agricoltura sociale).
 
Infine la tutela dell'ambiente non potrà che essere al centro della politica di Vincenzo De Luca che, in Campania, punterà prima di tutto alla mappatura di dettaglio, monitoraggio e bonifica integrata dell'area della cosiddetta "Terra dei fuochi". Il neogovernatore si è già detto contrario alle trivellazioni petrolifere per garantire un rigoroso controllo del territorio e la protezione dei bacini imbriferi e a favore di una regolamentazione del governo pubblico delle acque. Sì anche a raccolta differenziata e impiantistica diffusa per lo smaltimento della frazione umida dei rifiuti, al riordino delle reti fognarie e nuovo piano del sistema di depurazione dei reflui civili e industriali, alla tutela e salvaguardia idraulico-forestale delle zone montane, alla  riqualificazione dei centri storici e delle periferie e alla promozione della rigenerazione urbana e delle cittaÌ€ intelligenti, attraverso il recupero e la riqualificazione edilizia, il risparmio energetico, le connessioni con la rete. Infine la nuova giuntà regionale campana metterà mano a nuove norme regionali di governo del territorio per il contenimento dei consumi e il sostegno alle energie rinnovabili.
Rosamaria Freda
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